BRUXELLES (Public Policy / Policy Europe) – La Commissione europea sta lavorando per concretizzare l’idea lanciata a settembre dalla presidente Ursula von der Leyen dei “Crediti Natura”, un sistema europeo di pagamento dei cosiddetti servizi ecosistemici ed ambientali. A quanto si apprende, una proposta dovrebbe arrivare prima dell’estate.
A settembre, von der Leyen aveva detto di star lavorando con gli Stati membri per sviluppare i primi progetti pilota a sostegno dei “Crediti Natura”. Adesso il file è in mano alla commissaria all’Ambiente Jessika Roswall. Il meccanismo funzionerebbe un po’ come il sistema europeo di scambio delle quote di CO2 (Ets). Ad esempio, agricoltori e silvicoltori riceverebbero un certificato per i loro servizi ecosistemici, come il dragaggio di un letto di un fiume o la cattura di CO2 attraverso la piantumazione di nuovi alberi. Imprese interessate a investire in un settore correlato potrebbero acquistare dagli agricoltori o dai silvicoltori i loro crediti natura. L’obiettivo sarebbe quello di creare un mercato capace di creare valore e tutelare la natura, un po’ come l’Ets. Ad esempio, il sistema potrebbe incentivare la preservazione di una torbiera in Finlandia o di una zona umida in Spagna.
In queste settimane i tecnici della commissaria Roswall sarebbero impegnati soprattutto nella definizione di un servizio eco-sistemico e nello sviluppo della metodologia per far corrispondere un valore a un tale servizio. Un altro lavoro riguarderebbe come contribuire a facilitare la domanda del mercato. Contatti e consultazioni – a quanto si apprende – sono in corso con i rappresentanti di interesse e con gli Stati membri dove sistemi di remunerazione dei servizi eco-sistemici sono già in essere, come in Francia, Finlandia e Irlanda. Allo studio dei tecnici della Commissione ci sarebbero anche schemi lanciati da privati, come aziende private o istituzioni finanziarie.