LAVORO, PROPOSTA MOTTA-DAMIANO (PD): RINNOVARE GOVERNANCE INPS E INAIL

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(Public Policy) – Roma, 29 ott – Inizierà mercoledì 31
l’iter in commissione Lavoro alla Camera, in sede referente,
della proposta di legge del Pd, primi firmatari Carmen Motta
e Cesare Damiano, che punta a modificare l’ordinamento e la
struttura organizzativa dell’Inps e dell’Inail, nonché
emanare una delega al Governo per il riordino degli organi
collegiali territoriali dei medesimi enti. Una proposta è arrivata anche dal Pdl, e porta la firma di Giuliano Cazzola, Giancarlo Mazzuca e Settimo Nizzi, ed una terza dal deputato di Popolo e Territorio Silvano Moffa.

Damiano, Motta e altri deputati Pd propongono una riforma
della governance di Inps e Inail che si basi sulla
separazione tra indirizzo politico e gestione; la
salvaguardia del principio di rappresentatività delle parti
sociali in un organismo con poteri rafforzati; l’efficacia
dei sistemi di controllo; adeguati livelli di
professionalità nell’esercizio delle funzioni assegnate ai
diversi organi; processi decisionali definiti allo scopo di
evitare possibili conflitti; una corretta ed efficiente
gestione dei processi di programmazione, attuazione,
controllo e valutazione.

La proposta Pd prevede che l’Inps e l’Inail abbiano:
– consiglio di amministrazione
– consiglio di strategia e vigilanza
– consiglio dei sindaci
– direttore generale

CONSIGLIO AMMINISTRAZIONE
La proposta di legge prevede che il consiglio di
amministrazione sia il vertice gestionale dell’ente ed
eserciti ogni funzione di natura gestionale che non è
compresa nella sfera di competenza degli altri organi
dell’ente. Deve essere composto da cinque membri, in carica
per tre anni e rielegibili una sola volta, e può conferire
deleghe ai suoi componenti. Il consiglio di amministrazione
elegge al proprio interno il presidente dell’ente con
funzione di rappresentanza legale dell’Istituto.

CONSIGLIO DI STRATEGIA E VIGILANZA
Il consiglio di strategia e vigilanza, organo di indirizzo
politico-amministrativo dell’ente, nella proposta Pd è
composto da 14 consiglieri in carica per 4 anni, nominati
dal consiglio di amministrazione, e dei quali sette in
rappresentanza delle confederazioni sindacali e sette in
rappresentanza delle organizzazioni dei datori di lavoro
privati e pubblici e dei lavoratori autonomi.

I compiti sono quelli di individuare le linee di indirizzo
generale dell’ente; eleggere, tra i rappresentanti dei
lavoratori dipendenti, il proprio presidente; nell’ambito
della programmazione generale determinare gli obiettivi
strategici pluriennali e approvare il bilancio preventivo,
il rendiconto generale e la relazione sulla performance,
deliberate dal consiglio d’amministrazione.

CONSIGLIO DEI SINDACI
I deputati Pd propongono inoltre che ci sia un consiglio
dei sindaci che vigili sulla legittimità e sulla regolarità
contabili di tutte le gestioni amministrate dall’ente ed
eserciti il controllo sugli atti relativi alla gestione del
patrimonio e del bilancio dell’ente, sui conti consuntivi e
sugli stati patrimoniali. Il consiglio deve essere composto
da tre membri, in carica per tre anni, di cui due in
rappresentanza del ministero del Lavoro e delle Politiche
sociali e uno in rappresentanza del ministero dell’Economia
e delle finanze.

I deputati Pd propongono
poi che siano fissati per legge i tetti massimi degli
stipendi del direttore generale e di tutti gli organi
apicali di Inps e Inail e che, per ridurre i costi di
entrambi gli enti, sia data delega al Governo adottare,
sentite le organizzazioni sindacali maggiormente
rappresentative sul piano nazionale, entro nove mesi dalla
data di entrata in vigore della presente legge, uno o più
decreti legislativi volti a ridefinire l’ordinamento, la
composizione e i compiti dei comitati regionali e
provinciali.

La proposta Pd serve prima di tutto, sottolineano i
deputati, per “porre fine a un lungo periodo di sostanziale
commissariamento di tali enti a seguito del decreto-legge n.
78 del 2010, convertito, con modificazioni, dalla legge n.
122 del 2010, che ha decretato il superamento dei consigli
di amministrazione, trasferendone i poteri ai presidenti
senza però prevedere un ampliamento dei poteri di controllo
e di esigibilità dei consigli di indirizzo e vigilanza degli
enti”.

I deputati Pd sottolineano come questa riforma sia ancor
più necessaria data la soppressione avvenuta di altri enti
previdenziali come Ipost, Ipsema, Ispesl, Inpdap e Enpals.
“I due Istituti (Inps e Inail) – scrivono i deputati – sono
chiamati a svolgere rispettivamente il ruolo di ‘polo della
previdenza’ e di ‘polo per la salute e la sicurezza’ nei
luoghi di lavoro; due grandi soggetti istituzionali ai quali
ora compete la responsabilità di gran parte del sistema di
welfare del nostro Paese”. (Public Policy)

LEP