LAVORO, PROPOSTA CAZZOLA-MAZZUCA-NIZZI (PDL) SULLA GOVERNANCE DI INPS E INAIL

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(Public Policy) – Roma, 29 ott – Un progetto di legge delega
per la riforma della governance di Inps e Inail. È il testo
firmato dal vicepresidente della commissione Lavoro alla
Camera e deputato Pdl Giuliano Cazzola, e dai deputati del
Pdl Giancarlo Mazzuca e Settimo Nizzi, in discussione dal
prossimo mercoledì (31 ottobre) alla commissione Lavoro a
Montecitorio. Una proposta sullo stesso tema è arrivata anche dal Pd (http://bit.ly/SszxaX) e dal deputato Pt, Silvano Moffa.

Il testo indica i princìpi e i criteri direttivi cui dovrà
attenersi il Governo nell’adottare i decreti legislativi, e
definisce gli organi istituzionali degli enti. Stabilisce
poi le procedure per l’entrata in vigore dei decreti del
Governo, fissata al 1° gennaio 2015.

Sono quattro gli organi istituzionali previsti per l’Inps e
l’Inail: il presidente, il comitato di indirizzo strategico,
il consiglio di sorveglianza, e il collegio dei sindaci.
Diversamente dalle normative vigenti non è conferito al
direttore generale il profilo di organo.

IL PRESIDENTE
Il presidente, secondo quanto previsto dalla proposta di
legge dei deputati Pdl, “ha la rappresentanza legale e
sovraintende a tutte le funzioni e le attività
dell’Istituto. Presiede il comitato di indirizzo strategico,
e può assistere alle sedute del consiglio di sorveglianza. È
coadiuvato da due vice presidenti a cui possono essere
delegati, con delibera revocabile del presidente, incarichi,
compiti e funzioni nella gestione dell’Istituto”. Il
presidente dell’Inps e dell’Inail, si legge nella proposta
di legge, viene nominato dal Consiglio dei ministri (insieme
ai vicepresidenti) su proposta dei ministri del Lavoro e
dell’Economia. Il suo mandato ha durata quadriennale e non è
rinnovabile.

IL COMITATO D’INDIRIZZO STRATEGICO
La bozza di legge delega prevede che il Comitato di
indirizzo strategico sia composto da un rappresentante del
dipartimento della Ragioneria generale dello Stato del
ministero dell’Economia e delle finanze, da un
rappresentante della Banca d’Italia, da un rappresentante
dell’Ordine professionale degli attuari e da due docenti
universitari titolari di cattedre in materia previdenziale.

I componenti del comitato “sono nominati dal Consiglio dei
ministri su indicazione delle istituzioni di rispettiva
appartenenza e secondo modalità che consentono, anche
attraverso differenti decorrenze e durate dei mandati, la
continuità dell’attività del comitato stesso, il cui compito
è volto a delineare gli scenari dell’evoluzione del settore
e a proporre misure idonee a mantenere in equilibrio il
sistema pensionistico e delle altre prestazioni e servizi
erogati”.

IL CONSIGLIO DI SORVEGLIANZA
Sono diciotto i componenti del Consiglio di sorveglianza
previsti nel testo del Pdl per Inps e Inail, “per metà in
rappresentanza delle associazioni dei datori di lavoro e per
metà in rappresentanza delle organizzazioni dei lavoratori
dipendenti maggiormente rappresentative a livello nazionale,
al cui interno è eletto, da parte dell’intero consiglio, il
presidente”.

Del consiglio di sorveglianza dell’Inail fa parte,
nell’ambito della rappresentanza delle organizzazioni dei
lavoratori, anche un rappresentante dell’Associazione
nazionale mutilati e invalidi del lavoro (Anmil). I
componenti sono nominati dal Consiglio dei ministri su
indicazione dei soggetti rappresentati per la durata di un
quadriennio e sono rinnovabili per la sola durata di un
altro mandato.

IL COLLEGIO DEI SINDACI
Il Collegio dei sindaci secondo la proposta dei deputati
del Pdl, è nominato dal Consiglio dei ministri per la durata
di un quadriennio, rinnovabile una sola volta, “secondo
modalità che consentono, anche attraverso differenti
decorrenze e durate dei mandati, la continuità dell’attività
del collegio stesso”. Ha funzioni di controllo e vigilanza
sull’amministrazione.

Il collegio è composto da cinque membri di cui tre proposti
dal ministro del Lavoro, tra i quali è indicato il
presidente del collegio, e due proposti dal ministro
dell’Economia e delle finanze. Tra questi ultimi è nominato
il vice presidente, con il medesimo decreto del presidente
del Consiglio dei ministri in cui è disposta la nomina del
presidente. Tali sindaci hanno la qualifica di dirigenti di
prima fascia nei ruoli dei rispettivi dicasteri.

IL DIRETTORE GENERALE
Il direttore generale, prevede la bozza normativa, “è a
capo della struttura amministrativa dell’Istituto e
sovraintende, sulla base delle direttive del presidente e
del consiglio di sorveglianza, ciascuno secondo le proprie
funzioni, al buon andamento dell’attività dell’istituto; è
nominato, per la durata di un quadriennio non rinnovabile,
dal ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, di
concerto con il ministro dell’Economia, su proposta del
presidente dell’Istituto, sentito il parere del consiglio di
sorveglianza. (Public Policy)

LEP