di Sonia Ricci
ROMA (Public Policy) – In vista della riduzione del numero dei parlamentari, la maggioranza punta a rivedere l’assegnazione dei collegi. Con la modifica dell’assetto degli scranni di Camera e Senato, infatti, sarà necessario intervenire sulla “mappa” dei collegi uninominali e la loro distribuzione territoriale. Per questo al Senato, in commissione Affari costituzionali, è in discussione un ddl del M5s – a prima firma Gianluca Perilli – sull’applicabilità delle leggi elettorali “indipendentemente” dal numero (futuro) di deputati e senatori che potrebbe introdurre un meccanismo di determinazione simile a quello in vigore con la legge Mattarella.
Vediamo nel dettaglio i contenuti.
COLLEGI IN ‘FRAZIONI’, NO NUMERO FISSO
Il testo in discussione (la scadenza degli emendamenti è stata fissata per domani) prevede non più un’indicazione numerica fissa dei collegi uninominali bensì un’indicazione, sottoforma di frazione, al numero totale – qualsiasi esso sia – dei deputati e dei senatori. In particolare, il ddl parlamentare prevede un numero di collegi uninominali pari a “tre ottavi del totale dei seggi da eleggere nelle circoscrizioni”, con arrotondamento (all’unità inferiore per la Camera, all’unità più prossima per il Senato).
continua – in abbonamento
@ricci_sonia