Materie prime, cosa prevede il Raw Materials Act

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BRUXELLES (Public Policy / Policy Europe) – La Commissione europea ha approvato giovedì la proposta di regolamento Raw materials act, che ora dovrà essere esaminata dal Parlamento e dal Consiglio Ue.

Il regolamento fissa obiettivi indicativi per l’Unione da raggiungere entro il 2030 e una serie di misure per aumentare l’estrazione, la lavorazione e il riciclaggio di materie prime nell’Ue.

Ecco, in sintesi, cosa prevede il regolamento:

IN LISTA 16 ELEMENTI STRATEGICI E 34 CRITICI

La lista delle materie prime strategiche al quale le disposizioni del regolamento si applicheranno include: Bismuto, Boro – grado metallurgico, Cobalto, Rame, Gallio, Germanio, Litio – grado batteria, Magnesio metallico, Manganese – grado batteria, Grafite naturale – grado batteria, Nichel – grado batteria, Metalli del gruppo del platino, Elementi di terre rare per magneti (Nd, Pr, Tb, Dy, Gd, Sm e Ce), Silicio metallico, Titanio metallico, tungsteno.

Le materie prime critiche al quale le disposizioni del regolamento si applicheranno sono invece: Antimonio, Arsenico, Bauxite, Barite, Berillio, bismuto, Boro, Cobalto, Carbone da coke, Rame, Feldspato, Spata fluorurata, Gallio, Germanio, Afnio, Elio, Elementi di terre rare pesanti, Elementi di terre rare leggere, Litio, Magnesio, Manganese, Grafite naturale, Nichel – grado batteria, Niobio, Roccia fosfatica, Fosforo, Metalli del gruppo del platino, Scandio, Silicio metallico, Stronzio, Tantalio, Titanio metallico, Tungsteno, Vanadio.

La Commissione potrà rivedere e aggiornare gli elenchi, attraverso atti delegati, ogni quattro anni.

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NAF