Arera, verso nomine in Cdm: le ipotesi in campo

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di Giada Scotto

ROMA (Public Policy) – È slittato a uno dei prossimi Cdm di settembre l’arrivo in Consiglio dei ministri del pacchetto di nomine per il rinnovo del Collegio di Arera, previsto inizialmente per fine agosto.

L’attuale Collegio di Arera, la cui scadenza naturale era fissata per il 9 agosto scorso, è al momento in regime di prorogatio, così da garantire la continuità amministrativa in attesa che dall’Esecutivo arrivi la nomina dei nuovi membri. Un periodo durante il quale i poteri del Collegio saranno limitati agli atti di ordinaria amministrazione e a quelli indifferibili e urgenti.

LE PAROLE DI PICHETTO FRATIN

 “Manca un mese” alla fine del periodo di prorogatio del collegio di Arera e “spero arriveremo a fare la proposta di nomina nei termini”, ha detto martedì 9 settembre il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, a margine di Gastech 2025.

“L’importante – ha aggiunto – è che arrivi entro l’8 ottobre”.

I NOMI SUL TAVOLO

Inizia intanto a prendere forma la possibile nuova squadra, che dovrebbe vedere tre dei cinque membri del Collegio indicati dalla maggioranza e due dalle opposizioni. Per la presidenza, sempre secondo quanto apprende Public Policy, negli ultimi giorni sarebbe spuntato, tra gli altri, il nome di Pietro Maria Putti, attuale amministratore delegato di Gme (Gestore dei mercati energetici). Sul tavolo per la presidenza resterebbero poi i nomi dell’attuale direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Roberto Alesse, e dell’attuale Commissario straordinario nazionale per l’adozione di interventi urgenti connessi al fenomeno della scarsità idrica, da alcuni dato per favorito, Nicola Dell’Acqua.

Per quanto riguarda invece i quattro componenti del Collegio dell’Autorità, sempre a quanto apprende Public Policy, a farsi largo sarebbero al momento, per la maggioranza, i nomi di Giuseppe Moles, amministratore delegato di Acquirente Unico, e di Laura Ravetto, deputata leghista, mentre per le opposizioni i nomi più accreditati sarebbero quelli di Gianni Pietro Girotto, ex senatore M5s, e di Alessandro Bratti, ex deputato Pd ed ex direttore generale di Ispra. (Public Policy)

@GiadaScotto

(foto cc Palazzo Chigi)