(Public Policy) – Roma, 12 dic – “È un errore che il Governo
Monti sia finito in questo modo, dal momento che il Pdl è
stato il suo azionista di maggioranza. Per me il Pdl esiste
se si riconosce nel Partito popolare europeo (Ppe), fuori da
questa scelta, che è una scelta fatta dal mio partito e dai
leader del mio partito, io non mi riconosco”. Lo afferma
Mario Mauro, capogruppo del Pdl al Parlamento europeo, in
un’intervista al quotidiano Il Tempo.
Lo strappo con Berlusconi potrebbe creare un problema per
la posizione del Pdl nel Parlamento europeo: “É chiaro che
nel momento in cui Berlusconi dovesse adottare strategie di
campagne elettorali che contrastano con quei valori e
feriscono l’immagine di una nostra piena sintonia con la
cultura politica del Ppe, otterremo solo di gettare nella
confusione i nostri elettori. Poi ricordo che non io, ma
Berlusconi stesso poche settimane fa aveva prospettato un
Monti come punto di riferimento per i moderati italiani”.
L’ex presidente del Consiglio ha lanciato nei giorni scorsi
alcuni temi di forte critica all’Europa e alla politica di
rigore del cancelliere tedesco Angela Merkel. “Se si vuole
che questa campagna elettorale sia un referendum
sull’Europa, io dico che voglio l’Europa perché questa è
l’unica piattaforma politica in grado di aiutare le nostre
imprese e famiglie ad uscire fuori dai guai”.
“Non bisogna – ha aggiunto – parlare alla pancia della
gente, ma al cuore altrimenti si finisce con il sedere per
terra”. Sul problema Berlusconi in Europa, Mauro ha detto:
“Sono contro questa riduzione interpretativa. Il problema
non è Berlusconi ma che questa campagna elettorale come pure
quella tedesca oscilleranno tra le idee dei popolari e
quelle dei populisti. Voglio ricordare che l’Europa ci ha
dato pace e sviluppo e prima di perderle ci penserei bene”.
(Public Policy)
SOR