(Public Policy) – Roma, 12 ott – “Lo dico con molta
precisione: se queste sono le proposte con cui Confindustria
chiede a Cgil, Cisl e Uil di fare una trattativa, io credo
che bisogna rispondere che su quella piattaforma non ci può
essere nè trattativa nè accordo”. Lo ha detto il segretario
della Fiom, Maurizio Landini, parlando all’assemblea
nazionale dei delegati, in corso a Modena.
“Chiediamo alla Cgil – ha aggiunto – di dire con chiarezza,
anche al Governo, che non è disponibile a trattare sulla
base di quella piattaforma (presentata dalle associazioni
dei datori di lavoro; ndr). Siamo di fronte a una richiesta
che per parlare di produttività dice che bisogna non più
garantire il potere d’acquisto con i contratti nazionali,
evitando forme di automatismo, fino a chiedere il
superamento degli scatti di anzianità, non garantendo più lo
stesso stipendio per tutti e chiedendo di modificare gli
orari di lavoro”.
Questo non vuol dire abbandonare il tavolo, ha detto
Landini, ma “avere una propria proposta: ovvero applicare
l’accordo del 28 giugno 2011. Su un punto di fondo,
soprattutto: misurare la rappresentatività di ogni
organizzazione in base ai voti che si prendono, e far votare
gli accordi nazionali da tutti i lavoratori interessati”.
SCIOPERO GENERALE IL 16 NOVEMBRE
“Il 16 novembre – ha poi annunciato Landini – proclamiamo
lo sciopero generale di tutti i lavoratori metalmeccanici,
insieme agli studenti, per difendere gli interessi generali
di un Paese che vuole mettere al centro lavoro e diritti.
Domani inizia inoltre un lavoro che deve vederci impegnati
in modo forte: la raccolta di firme per i referendum per
aborogare l’articolo 8 e ripristinare l’articolo 18. Dobbiamo,
davanti a tutti i luoghi di lavoro, organizzarci per
raccogliere le firme e portare a casa questo
risultato”.
SU MARCHIONNE E IL BOTTA E RISPOSTA CON RENZI
“Ho visto che adesso è di moda prendersela con Marchionne –
ha detto ancora il segretario Fiom – fa un certo effetto.
Anche quel giovane che adesso si sta candidando (Matteo
Renzi; ndr), ricordo che 2 anni e mezzo fa era tra quelli
che ci spiegava a noi che avremmo dovuto firmare
quell’accordo (Pomigliano; ndr), lui senza se e senza ma
stava con Marchionne. E allora mi permetto di dire a lui e a
tanti altri, sommessamente: non alla Fiom, ma a quelle
lavoratrici e a quei lavoratori della Fiat, dovreste
chiedere scusa e ringraziarli della lotta che hanno fatto e
che stanno continuando a fare”.
GOVERNO USA CRISI PER CAMBIARE RAPPORTI DI FORZA
“Ho la sensazione – ha affermato Landini – che a volte
tanti non capiscano quello che sta avvenendo e pensano che
siamo in una situazione in cui la crisi passerà. Errore che
non possiamo commettere, non deve passare la nottata. Siamo
dentro una fase in cui il Governo, l’Europa e Confindustria
stanno utilizzando la crisi per cambiare i rapporti di
forza, le condizioni e i diritti dentro i luoghi di lavoro”.
“Chi si vuole candidare – ha aggiunto – cominci a discutere
di problemi reali. Se voglio prendere un applauso è
sufficiente parlare male dei politici: elemento che deve
preoccupare, perchè vuol dire che c’è sfiducia verso
rappresentanza e questo mette a rischio la democrazia. Non
bisogna discutere di quale riforma elettorale ci vuole, ma
di come si difende il lavoro, si estende la libertà, si
difende il sistema industriale di questo Paese. Il tempo
delle deleghe in bianco è finito. Noi siamo autonomi e
indipendenti e vogliamo parlare alla pari con tutti:
imprese, Governo e forze politiche”.
SULLA COMPETITIVITÀ
“Il Governo – ha detto il segretario delle tute blu Cgil –
dovrebbe ridurre, alle imprese che investono in Italia e
difendono lavoro e occupazione, il cuneo fiscale,
defiscalizzando la riduzione degli orari di lavoro”. (Public
Policy)
(GAV)