NextGenEU, la Commissione raccoglie altri 10 miliardi

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BRUXELLES (Public Policy / Policy Europe) – La Commissione europea ha emesso altri 10 miliardi di euro per sostenere la ripresa dell’Europa dalla crisi del Coronavirus e dalle sue conseguenze, in una terza obbligazione NextGenerationEu dall’inizio del programma a metà giugno. L’Esecutivo Ue ha emesso un’obbligazione ventennale con scadenza 4 luglio 2041, che è stata accolta dal mercato con un interesse molto forte, con ordini vicini ai 100 miliardi di euro”. Lo ha annunciato martedì sera la Commissione europea.

“Grazie all’oversubscription di quasi 10 volte – una dimostrazione del continuo forte interesse da parte degli investitori – si sono ottenute condizioni di prezzo molto favorevoli, in linea con la forte performance del programma NextGenerationEu finora”, sottolinea Bruxelles.

Si è trattato di una transazione a due tranche, e la Commissione ha raccolto altri 5,25 miliardi di euro in un prestito decennale back-to-back con scadenza 22 aprile 2031 per i suoi programmi Meccanismo europeo di stabilizzazione finanziaria (Efsm) e Assistenza macrofinanziaria (Amf).

Questa è la terza operazione nell’ambito del programma NextGenerationEu, dopo l’obbligazione decennale da 20 miliardi di euro che la Commissione ha emesso il 15 giugno 2021, e l’operazione dual-tranche da 15 miliardi di euro – che consisteva in un’obbligazione a 5 anni da 9 miliardi di euro e un’obbligazione a 30 anni da 6 miliardi di euro – del 29 giugno.

La Commissione ha finora raccolto 45 miliardi di euro nel quadro di NextGenerationEu. “I fondi – si legge – saranno ora utilizzati per i primi pagamenti nell’ambito di NextGenerationEu, nell’ambito del Recovery and Resilience Facility e di vari programmi di bilancio dell’Ue”. Il primo esborso sotto NextGenerationEu ha già avuto luogo alla fine di giugno, ed è stato effettuato nell’ambito del programma React-Eu. I primi pagamenti nell’ambito del Recovery and Resilience Facility “seguiranno a tempo debito, dopo l’approvazione da parte del Consiglio dei Piani nazionali di recupero e resilienza (12 dei quali hanno già superato questa fase) e la firma dei rispettivi accordi di finanziamento e/o prestito da parte degli Stati membri e della Commissione europea”.

L’operazione di martedì ha anche raccolto 5 miliardi di euro che saranno utilizzati per estendere l’assistenza finanziaria fornita a Portogallo e Irlanda a seguito della crisi finanziaria e del debito sovrano. Altri 250 milioni di euro sono stati raccolti per finanziare un prestito alla Giordania nell’ambito del programma di assistenza macrofinanziaria.

Entro la fine del 2021, la Commissione prevede di raccogliere circa 80 miliardi di euro in obbligazioni, da integrare con Eu-Bills a breve termine, come da piano di finanziamento pubblicato nel giugno 2021. L’importo esatto di Eu-Bond ed Eu-Bills “dipenderà dalle precise esigenze di finanziamento, e la Commissione rivedrà la sua valutazione iniziale in autunno”. In questo modo, l’Esecutivo Ue “sarà in grado di finanziare, nella seconda metà dell’anno, tutte le sovvenzioni e i prestiti previsti per gli Stati membri nell’ambito dello strumento di ripresa e di resilienza, nonché di coprire le esigenze delle politiche dell’Ue che ricevono i finanziamenti NextGenerationEu”. (Public Policy / Policy Europe) PAM