di Gaetano Veninata
ROMA (Public Policy) – Secondo Giorgio Silli (Coraggio Italia), “si sente parlare di pace molto a vanvera ultimamente, come se la pace fosse un qualcosa che arriva solo per opera dello Spirito Santo. Dico ‘solo’, perché sono un cattolico e sicuramente, se arriva la pace, c’è anche l’opera dello Spirito Santo; ma, senza preparare il terreno per questa pace, è difficile che si possa difendere un Paese”.
E allora prepariamolo, questo terreno. Perché, come ricorda Tommaso Foti (Fratelli d’Italia), “la crisi era già in atto nel 2021. Il terzo e quarto trimestre del 2021 già ci dicevano cosa sarebbe successo. Ce lo diceva l’aumento dei costi del gas naturale e dell’energia elettrica, ce lo diceva l’aumento, spropositato, dei costi delle materie prime, e allora non c’era ancora la guerra tra Russia e Ucraina ma solo un Governo in cui Mammolo dava di gomito a Pisolo“.
Dunque abbiamo una guerra, un Governo in cui due nani si danno di gomito, e senza lo Spirito Santo. Avremo almeno la forza e la volontà di riformare la giustizia? No, ascoltando Francesco Forciniti (Alternativa): “Il Governo si è preso un anno per presentare degli emendamenti a una legge delega, con la commissione che ha avuto mezza giornata per discuterli in fretta e furia, e poi se ne esce – mezz’ora prima della votazione degli stessi emendamenti in aula – e fanno un altro emendamento che smentisce quello che loro stessi hanno fatto in commissione, quindi da bianco passiamo a nero, togli il sorteggio metti il sorteggio, passa la cera togli la cera. È una follia, un Governo ridicolo”.
E per oggi, con questo Resocónto un po’ a vanvera, è tutto. (Public Policy)
@VillaTelesio