ROMA (Public Policy) – Dalla necessità di sensibilizzare gli Stati Ue all’avvio delle “attività preparatorie che saranno necessarie per l’implementazione del nuovo regolamento” all’avvio di politiche specifiche “volte a migliorare l’alfabetizzazione digitale, nonché le competenze in materia di intelligenza artificiale, in particolare quelle ibride, che sono particolarmente adatte alla complessità delle questioni poste dall’uso dell’Ia”.
La scorsa settimana le commissioni Trasporti e Attività produttive alla Camera hanno approvato un documento sulla proposta di regolamento Ue che stabilisce regole armonizzate sull’Intelligenza artificiale, la cosiddetta legge sulla Ia.
La proposta di regolamento Ue, come si legge nel documento, “rappresenta il primo tentativo di regolare l’intelligenza artificiale in un contesto globale caratterizzato dalla sostanziale assenza di discipline normative di carattere generale” ed “è stata preannunciata in una serie di documenti programmatici della Commissione, tra cui il libro bianco”.
Secondo le commissioni parlamentari è “apprezzabile l’approccio antropocentrico alla base della nuova disciplina, in funzione del quale le tecnologie devono essere al servizio delle persone e in linea con i valori, i diritti fondamentali e i principi dell’Ue” e “condivisibile la scelta di introdurre un regime orizzontale volto a garantire sicurezza, affidabilità e conformità al sistema valoriale europeo degli strumenti che rientrano nella gamma della Ia”.
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IAC