Resocónto – Che infinita tristezza

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di Gaetano Veninata

ROMA (Public Policy) – Mentre al Senato andava in scena “viva la Rai, che ci fa crescere sani”, in aula alla Camera si consumava un siparietto niente male tra due (ex?) amici, il deputato renziano Bobo Giachetti e il ministro della Giustizia Carlo Nordio, idolo dei liberali e dei garantisti italiani (almeno prima di diventare Guardasigilli).

Tema: le parole del sottosegretario Andrea Delmastro alla presentazione di una nuova auto per il trasporto di detenuti al regime del 41 bis  (“Non lasciamo respirare chi è dietro quel vetro”).

Svolgimento:

GIACHETTI. Signor ministro, io le chiedo di non leggermi i fogli. Chiudo gli occhi e mi rivolgo a lei, ministro. Al professore, al giudice, al magistrato, al saggista, all’uomo: signor ministro, mi dica soltanto, anche un imbarazzato silenzio, ma mi dica soltanto se un uomo delle istituzioni può fare un’affermazione del genere, anche con la iperbolica interpretazione che voleva dire il silenzio e mettere a soffocare la mafia.

NORDIO. Collega Giachetti, lei mi ha chiesto di rispondere da storico, quale modestissimo sono: beh, vorrei ricordarle che, quando si parla di un nemico mortale, quando si tratta di un nemico mortale, nelle democrazie più avanzate sono sempre state adottate delle formule estremamente crude, crudeli.

Tra due giorni commemoreremo qui i centocinquanta anni di nascita di Winston Churchill che, come tutti noi conveniamo, salvò l’Europa della dittatura nazista. Beh, vorrei ricordare le sue parole, che nei suoi great war speeches Churchill usò: we give no respite, non daremo tregua ai nemici, toglieremo loro il fiato. Poi disse: alcuni possono essere curati (some cured), altri uccisi. Sono parole forti, ma sono le parole usate contro un nemico mortale.

Altrettante parole dure furono usate da quello che fu nostro grande presidente della Repubblica, quando, alla fine della Seconda guerra mondiale, intimò ai nazifascisti di arrendersi o perire: perire, quindi morire. Quando si parla e si tratta di un nemico mortale, come sono i mafiosi e, in genere, gli appartenenti alla criminalità organizzata, queste espressioni dure possono e, secondo me, sono anche giustificate.

PRESIDENTE. Il deputato Giachetti ha facoltà di replicare, per due minuti.

GIACHETTI. Che infinita tristezza, signor ministro. (Public Policy)

@VillaTelesio