Resocónto – Il crescendo

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di Gaetano Veninata

ROMA (Public Policy) – “Ma non vi fate schifo? Ma non è da fuorilegge? È matto col botto. E non lo dico solo perché sono un deputato. Fugatti è un matto col botto e dovrebbe vergognarsi di quello che ha fatto“. Lo dice senza quasi alzare la voce, Marco Grimaldi di Avs. Lo dice parlando dell’uccisione dell’orsa in Trentino, su ordine del presidente leghista di regione, Maurizio Fugatti.

L’orsa – con annessa definizione grimaldiana di Fugatti – è forse il tema più sensato affrontato in queste ultime calde settimane in Parlamento. Si corre per approvare in fretta e furia decreti legge mai veramente discussi, si corre per mettere fuorilegge la cannabis light, si corre – anzi si vola – per chiudere bottega e andare giustamente al mare (magari da qualche concessionario amico).

C’è tempo per le ultime boutade: “C’è uno sport – racconta Andrea Casu del Pd ai colleghi in aula – poco conosciuto da un punto di vista della pratica in Italia, ma molto conosciuto anche dagli italiani, perché è presente in tanti film e cartoni animati che abbiamo visto da ragazzi, ossia il baseball. E c’è un ruolo nel baseball, che è quello del ricevitore. Il ricevitore è anche colui il quale si pone dietro il battitore con un guanto, è coperto più degli altri giocatori perché si può fare male più degli altri, e ha due compiti: ricevere la palla che viene lanciata e colpita, e dare indicazioni alla squadra su come giocare. Il Parlamento ha un senso se può essere il ricevitore di questa partita“.

C’è la lezione di storia di Paola Chiesa (FdI), alle opposizioni: “La becera strumentalizzazione politica andata in scena in commissione Difesa riguarda il regio sommergibile Scirè e la nostra bocciatura dell’emendamento del Pd, che avrebbe voluto correlare all’eroismo di uomini al servizio della Patria la forma di Governo allora vigente“. Correva l’anno 1942.

E c’è il vicepresidente della Camera, Giorgio Mulè (FI), sempre brillante: “Ha ragione – dice rispondendo a un deputato che si lamenta del rumore in aula – perché è un po’ come Rossini: quando Rossini suona c’è il crescendo. Se noi al primo emendamento cominciamo a fare questo baccano, di qua alla terza pagina non ci sentiremo più. Quindi, colleghi, per favore. Aspetti, aspetti che torni il silenzio. Vede che è facile”. (Public Policy)

@VillaTelesio