di Gaetano Veninata
ROMA (Public Policy) – Tra i (pochi) luoghi dove è ancora strettamente obbligatoria la mascherina c’è – e non potrebbe essere altrimenti – il Parlamento. Non potrebbe essere altrimenti in quanto si tratta del luogo per eccellenza deputato a dar l’esempio al resto dei cittadini. E quindi a farci capire che è meglio essere prudenti, che non si sa mai. Per questo è importante sottolineare l’impeccabile vigilanza che la presidenza di Montecitorio esercita quotidianamente verso i ribelli.
Fabio Rampelli (FdI – presidente di turno): “Deputato D’Ettore, le chiedo scusa. Deputato D’Ettore! Dovrebbe indossare la mascherina: questa modalità a bandiera è originale, ma non è efficace. Colleghi, un attimo d’attenzione. È necessario indossare la mascherina: l’aula si sta anche popolando. Quindi, deputati Capitanio, Pagano, Vinci: indossare per cortesia la mascherina in maniera regolare”.
E ancora: “Deputato D’Ettore, le chiedo scusa, l’ho già richiamata una volta. La mascherina ha due elastici; suppongo che lei abbia due orecchie, quindi, deve usare la cortesia di mettere la mascherina nella maniera corretta, senza essere richiamato, perché qui non stiamo in una classe di scuola elementare”.
Non è invece la mascherina, bensì l’uso continuo della questione di fiducia da parte del Governo e l’impossibilità di intervenire subito dopo per contestarla, a far dire a uno degli aficionados del Resocónto, Francesco Forciniti (Alternativa): “Siamo quattro gatti, almeno rispettateci e dateci due minuti ogni tanto per poter dissentire”. (Public Policy)
@VillaTelesio