Rifiuti, la commissione Ambiente del Senato chiede la revisione degli incentivi

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ROMA (Public Policy) – “Si auspica una revisione fino alla progressiva cancellazione, a partire dal 1° gennaio 2015, del sistema di incentivazione e contribuzione allo smaltimento in discarica e del sistema di incenerimento per evitare il contrasto con gli obiettivi e l’indirizzo in materia di rifiuti dell’Unione europea“. È quanto si legge nello schema di risoluzione approvato dalla commissione Ambiente del Senato alla direttiva Ue sui rifiuti, con il voto contrario del Movimento 5 stelle e Lega Nord.

“Il nuovo scenario descritto dalla direttiva con orizzonte 2020-2030 divenga il presupposto per l’aggiornamento delle previsioni relative al mantenimento e alla eventuale realizzazione di impianti di smaltimento e termovalorizzazione sul territorio nazionale, in modo da fornire una prospettiva coordinata – si legge ancora nel parere – sia nel corso del lungo periodo transitorio, sia in relazione al raggiungimento delle condizioni di regime e, allo stesso tempo, si raccomanda che i nuovi obiettivi vengano perseguiti con la gradualità e l’elasticità necessari per non compromettere la competitività del tessuto produttivo nazionale”.

Tra le altre cose la commissione chiede “misure di semplificazione amministrativa e fiscale per agevolare progetti di recupero”, “modifiche del sistema di contabilizzazione dei rifiuti raccolti, che incentivino la trasformazione ed il riuso all’interno dello Stato in cui la raccolta differenziata viene effettuata” e “meccanismi di monitoraggio volti ad evitare che la semplificazione mediante mera dichiarazione – in luogo della autorizzazione – possa favorire quei soggetti che volessero gestire gli stessi rifiuti in maniera illecita o fraudolenta”.

La direttiva Ue affronta diverse questioni in tema di rifiuti, tra gli altri: l’introduzione di un sistema di segnalazione preventiva per il controllo della conformità agli obiettivi di riciclaggio; l’introduzione di condizioni minime per il regime della responsabilità estesa del produttore; l’aumento al 70% dell’obiettivo di preparazione per il riutilizzo e di riciclaggio dei rifiuti urbani entro il 2030; l’aumento degli obiettivi di riutilizzo e riciclaggio dei rifiuti di imballaggio; restrizioni al collocamento in discarica dei rifiuti urbani non residui entro il 2030. (Public Policy)

NAF