Target 2040, nell’ultima bozza il freno di emergenza francese

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BRUXELLES (Public Policy Europe) – Il freno di emergenza legato alla quantità di CO2 assorbita dai pozzi naturali entra nell’ultima versione di mandato negoziale sulla proposta di obiettivo climatico 2040, messa a punto dalla presidenza danese del Consiglio Ue e presa in visione da Public Policy Europe.

La modifica è stata fatta su richiesta della Francia. L’idea di Parigi è quella di consentire una modifica al ribasso dell’obiettivo 2040, nel caso in cui i pozzi naturali di CO2come le foreste – non fossero in grado di assorbire abbastanza anidrite carbonica. La Francia voleva inserire un riferimento esplicito a una possibile riduzione fino a un massimo del 3%. Il testo di compromesso non fa riferimento ad alcun numero.

Secondo la bozza, che arriverà oggi sul tavolo dei ministri Ue dell’Ambiente, se la Commissione constata “che il livello stimato di assorbimenti naturali netti per il 2040 si discosta in modo significativo da quanto sarebbe necessario per raggiungere l’obiettivo intermedio del 2040, anche a causa di perturbazioni naturali, la Commissione propone, se del caso, misure a livello dell’Unione, compreso, se necessario, un adeguamento dell’obiettivo intermedio per il 2040 corrispondente e nei limiti delle possibili carenze, e garantisce che le eventuali carenze non siano a scapito di altri settori economici”. Un’altra modifica prevede inoltre che, nel caso in cui i pozzi naturali assorbano più CO2 del previsto, gli Stati membri possano utilizzare la rimozione naturale in eccesso per compensare le loro emissioni in altri settori.

Le altre modifiche contenute in quest’ultima bozza di compromesso apportano solo modifiche minori al regolamento. Ad esempio, si specifica che la Commissione, nella messa a punto delle politiche abilitanti, dovrà tenere conto anche dell’impatto sui prezzi al consumo, della povertà energetica e dei trasporti. (Public Policy Europe) NAF