Tutto quello che c’è da sapere sul decreto Ilva

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ROMA (Public Policy) – Rispetto al punto di partenza è rimasto l’accesso di Ilva alla procedura di amministrazione straordinaria (con la conseguente cessazione della precedente gestione commissariale e il subentro del nuovo organo commissariale nei poteri necessari per l’attuazione del Piano ambientale) e l’inserimento dell’opzione dell’affitto, e non più solo della vendita degli impianti soggetti ad amministrazione straordinaria. Per il resto sono molte le modifiche intervenute in Senato sul decreto Ilva, divenuto legge dopo il passaggio alla Camera (dove non sono stati apportati cambiamenti).

FINANZIAMENTO FINO A 400 MLN. IN ATTESA DELLA NEWCO
Una delle modifiche principali è quella apportata con un emendamento del governo in base al quale ‘l’organo commissariale di Ilva è autorizzato a stipulare finanziamenti per un ammontare complessivo fino a 400 milioni di euro, assistiti dalla garanzia dello Stato’. Le risorse sono destinate alla ‘realizzazione degli investimenti necessari al risanamento ambientale, nonché di quelli destinati ad interventi a favore di ricerca, sviluppo e innovazione, formazione e occupazione, nel rispetto della normativa dell’Unione europea’.

‘La garanzia dello Stato – prevede ancora l’emendamento – è a prima richiesta, esplicita incondizionata e irrevocabile. È istituito nello stato di previsione del ministero dell’Economia un fondo a copertura delle garanzie dello Stato concesse ai sensi della presente disposizione, con una dotazione iniziale di 150 milioni di euro per l’anno 2015. È autorizzata, allo scopo, l’istituzione di una apposita contabilità speciale su cui confluiscono le predette risorse’. Si tratta di una prima iniezione finanziaria, in attesa sia della newco che prenderà in affitto gli stabilimenti Ilva, sia della società di tournaround prevista dal decreto Investment compact che della newco dovrebbe avere la maggioranza.

OK ANCHE AL PASSAGGIO DI 156 MILIONI DA FINTECNA
Confermato il passaggio di risorse da Fintecna alla contabilità dell’amministratore straordinario di Ilva pari a circa 156 milioni. Le commissioni Industria e Ambiente al Senato hanno accolto i rilievi di Cassa depositi e presititi, che controlla il 100% di Fintecna, perchè la liquidazione dell’obbligazione sia ‘carattere definitivo, non soggetta ad azione revocatoria e preclude ogni azione finalizzata al risarcimento del danno ambientale generatosi antecedentemente al 16 marzo 1995’. L’emendamento approvato, in sostanza, solleva Fintecna da ogni responsabilità rispetto a un contenzioso nato con Iri al momento della cessione della Laminati Piani a fronte della messa a disposizione delle risorse. (Public Policy) FRA

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