di Giuseppe Pastore
ROMA (Public Policy) – Al Senato il via libera definitivo al disegno di legge sulla Space economy è arrivato – mercoledì – a distanza di circa tre mesi dall’approvazione in prima lettura alla Camera.
A pesare sui tempi è stato l’iter in commissione Industria a Palazzo Madama dove anche la maggioranza (fatta eccezione per la Lega) aveva presentato emendamenti e dove si è prolungata l’attesa dei pareri sulle proposte di modifica da parte della commissione Bilancio.
Nel corso dell’esame, tuttavia, la maggioranza ha ritirato i propri emendamenti, alcuni dei quali (proprio come accaduto per quelli di opposizione) sono stati convertiti in ordini del giorno alla prima legge quadro italiana sul settore che punta a regolamentare l’accesso allo spazio da parte dei privati. Al netto degli ordini del giorno approvati, dunque, il testo non ha subito modifiche in seconda lettura.
Vediamo, quindi, il contenuto di alcuni odg accolti in Senato e le principali novità apportate durante l’esame alla Camera.
L’ODG FI-FDI PER GRADUARE I MASSIMALI E LIMITARE LA RESPONSABILITÀ DELL’ASSICURATORE
Tra gli ordini del giorno approvati si segnala quello cofirmato da Roberto Rosso (FI) e Luca De Carlo (FdI) e oggetto di riformulazione da perte del Mimit. L’Esecutivo si impegnerà “a valutare, nell’ambito della normativa attuativa, opportuni interventi per individuare parametri ulteriori volti a graduare i massimali assicurativi per non penalizzare le imprese coinvolte”, si legge nel testo dell’ordine del giorno.
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