Israele vs Iran: le ripercussioni sulla politica italiana

0

di David Allegranti

ROMA (Public Policy) – L’attacco di Israele all’Iran – nel tentativo di bloccare il programma nucleare – ha ripercussioni anche sulla politica italiana. Mentre il Governo Meloni preferisce la cautela, una parte dell’opposizione riattiva il vecchio circuito irenico-pacifista, trovando il modo – in maniera non del tutto sorprendente – o di schierarsi con il regime iraniano o semplicemente di prendersela (solo) con gli israeliani.

È il caso di Giuseppe Conte, leader del M5s, che utilizza parole sorprendenti per un ex presidente del Consiglio: “Oltre al genocidio di palestinesi ora l’attacco all’Iran: qualcuno ha intenzione di fermare il criminale Netanyahu o vogliamo lasciare a lui la decisione di farci trascinare tutti in un conflitto dagli effetti devastanti e imprevedibili senza neppure battere ciglia? L’Europa cosa balbetterà questa volta? Si rifugerà ancora una volta nella folle corsa al riarmo e nell’incredibile aumento delle spese militari, incapace com’è di esprimere una ‘politica’ che sia tale?”. Aspetteremo di capire, ha aggiunto Conte, “qual è la posizione degli Usa, i quali continuano nella loro ambigua policy di piena copertura politica e militare di Netanyahu, fingendo ogni tanto di essere ‘rammaricati’ per le sue azioni su Gaza e adesso contro l’Iran?”.

continua – in abbonamento

@davidallegranti

(foto cc Palazzo Chigi – I colloqui, lo scorso febbraio, tra la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il presidente dello Stato d’Israele, Isaac Herzog)