(Public Policy) – Roma, 7 gen – C’è chi ancora non lo dà per
certo, chi contesta apertamente, chi ha fiducia nel
segretario. L’alleanza Lega-Pdl sancita in nottata
spiazza molti militanti del Carroccio, quantomeno su Facebook.
QUELLI CHE “LA LOMBARDIA PRIMA DI TUTTO”
Valerio Basalico prevede un matrimonio breve e di
convenienza: “Penso che l’alleanza con il Pdl dura fino a
febbraio, insomma, non credo che il cdx possa vincere e
quindi appena passate le elezioni ognuno per sé.
L’importante è la Lombardia dove non si può sbagliare,
Maroni deve essere il prossimo Governatore!”.
Nicola Negri parla di “momento difficile ed importante per
la Lega”, ma chiede di ascoltare il “segretario che ritengo
abbia ben ponderato le sue scelte e sicuramente a vantaggio
del Nord. Uniti abbiamo più possibilità di essere
determinanti, di raggiungere il governo della Regione
Lombardia ed insieme a Veneto e Piemonte lottare per
l’autodeterminazione e trattenere il 75% delle tasse presso
in nostri territori”.
“L’accordo con Berlusconi – scrive un diplomatico Ernesto
Bastoni – era nelle cose. Uno non poteva fare a meno
dell’altro e la presidenza della Lombardia è tutta in
salita”. Poi c’è chi, come Angelo Comune, risponde: “Ma qual
è il problema, li avete visti bene in faccia? stanno bene
insieme”. Lapidario, infine, Emanuele Vertemati: “I numeri
parlano chiaro. Non ci sono alternative, ficchiamocelo nella
zucca”.
I CRITICI
Per Paolo Pelini la Lega “sta sbagliando strada”, ora
“Berlusconi pur di prendere voti vuole aprire anche ai gay”.
Per Andrea Forlani “Maroni peggio di Bossi”, mentre Emilio
Zucca lo definisce “deludente, ‘Prima di tutto il Nord’ dopo
il ritorno a casa dal Berlusca, l’alleanza con Grande Sud di
Dell’Utri e Cosentino, la coalizione con l’estrema destra
filofascista ed antifederalista di Storace, è una parola
d’ordine fasulla, falsa, non più credibile”.
Per Alessandro Ruffini è stata firmata “la fine della
Lega”, mentre Luca Bizzotto scrive direttamente sulla
bacheca del segretario: “Ho la sensazione di vivere le
ultime ore da leghista e militante. Ci voglio sperare ancora
che non si calpesti ulteriormente la dignità di tutti noi
militanti leghisti e quindi i commenti a dopo le 16. Ma mi
permetto di dirti solo una cosa. Ti ricordi un anno fa
quando ti accerchiarono ed il popolo della rete ti difese.
Per amore di onestà e coerenza chiesero al nostro capo di
farsi da parte. Ora la gente ti chiede la stessa cosa, di
essere ascoltata! Per qualche voto del Pdl perderemmo per
sempre quelli di molti leghisti. Riflettici!”.
Ora la palla passa a Roberto Maroni. Alle 16, nella sede
storica di via Bellerio, a Milano, l’attesa conferenza
stampa. (Public Policy)
GAV