L’attuazione del Cbam costa un po’ più del previsto: 36 mln invece di 5,6

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BRUXELLES (Public Policy / Policy Europe) – Dopo le modifiche apportate dai colegislatori Ue, i costi per la Commissione europea per l’implementazione del nuovo Meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere (Cbam) passano da 5,6 a 36 milioni. E adesso la nuova sfida sarà trovare le risorse.

Il Meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere è uno dei pilastri del pacchetto clima Fit for 55. Il regolamento, adottato in via definitiva sia dal Parlamento che dal Consiglio Ue, istituisce un meccanismo per evitare la delocalizzazione delle industrie fuori dall’Ue, in paesi con regole climatiche e ambientali meno rigide.

Le industrie attive in determinati settori che vorranno importare beni nell’Ue dovranno quindi acquistare i cosiddetti certificati Cbam, corrispondenti ad una quota di emissioni. Fino alla fine del 2025 il Cbam si applicherà solo sotto forma di obbligo di comunicazione, per poi iniziare ad essere implementato gradualmente dal 2026 al 2034 alla stessa velocità con cui le quote gratuite nell’Ets verranno eliminate per i settori interessati. I settori coperti dal meccanismo di adeguamento del carbonio alla frontiera (Cbam) sono: cemento, alluminio, fertilizzanti, produzione di energia elettrica, idrogeno, ferro e acciaio, nonché alcuni precursori e un numero limitato di prodotti a valle.

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NAF