(Public Policy) – Roma, 27 giu – Un criterio regolatorio basato sulla “selettività”, per far fronte, in una prospettiva di “rigore e crescita” ai cambiamenti radicali del sistema energetico italiano avvenuti nell’ultimo anno, e alla difficile congiuntura economica. Così il presidente dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas, Guido Bortoni, ha sintetizzato oggi l’approccio dell’organo di vigilanza nell’attuazione delle sue competenze.
Il binomio “rigore-crescita”, ha detto Bortoni, “richiede
non solo di evitare inefficienze così da liberare risorse,
ma anche – e soprattutto – di utilizzare le risorse liberate
e quelle disponibili in modo selettivo, privilegiando gli
interventi a maggior efficacia ed efficienza”.
Per ciò che concerne l’energia elettrica, ha osservato
Bortoni, il criterio della selettività è stato alla base
della regolazione delle attività di distribuzione e
trasmissione per il periodo 2012-15, “promuovendo gli
investimenti secondo la ‘cifra di merito’, nella riduzione
delle congestioni di rete e nell’incremento di sicurezza e
qualità di fornitura”. C’è stata poi l’iniziativa della
consultazione pubblica, promossa dall’Authority “secondo lo
spirito delle direttive europee”, sul Piano decennale di
sviluppo della rete di trasmissione nazionale. Con questa
campagna l’ente si è proposto di esprimere il proprio parere
sul piano tenendo conto delle osservazioni dei soggetti
interessati.
“Selettività” sarà anche il fattore-guida, ha sottolienato
Bortoni, della regolazione delle infrastrutture del gas nel
nuovo periodo regolatorio. “Vedranno aumentare la cifra di
merito gli interventi funzionali ad accrescere non solo la
sicurezza delle forniture, ma anche la concorrenza
nell’offerta e l’integrazione piena col mercato europeo,
oltre che a sviluppare flessibilimente il trasporto del gas
secondo più direttrici nel nostro Paese”.
E ancora: selettività per le rinnovabili elettriche, nel
rispetto delle proprie competenze.
Per il presidente dell’Autorità le fonti rinnovabili sono
“un pilastro fondamentale per lo sviluppo sostenibile
sul piano ambientale, e per ridurre la dipendenza
energetica dall’estero”.
L’Authority condivide la scelta di attribuire l’onere degli
incentivi per il settore alla collettività, “attraverso le
bollette di tutti”, a patto però “di contenerlo entro un
livello sostenibile, che non è ragionevole oltrepassare per
esigenze di politica industriale o occupazionale”.
L’Autorità per l’energia, per evitare una distorta
allocazione di costi indotti sul sistema elettrico per
effetto dello sviluppo degli incentivi, “ha introdotto – ha
spiegato Bortoni – le prime misure selettive per una
maggiore responsabilizzazione degli stessi produttori da
fonti rinnovabili, in relazione alla programmazione
dell’energia immessa in rete”.
Questi interventi fanno parte di una generale revisione
dell’attuale disciplina del dispacciamento, “che tenga conto
del nuovo contesto strutturale e di mercato, in rapida
trasformazione, e delle sempre maggiori esigenze di
flessibilità necessarie anche al mantenimento in sicurezza
del sistema”.
Per responsabilizzare i produttori da fonti alternative, ha
spiegato ancora il presidente Bortoni, l’Autorità è
intervenuta anche introducendo prescrizioni per gli impianti
di produzione di media e bassa tensione, in modo da limitare
possibili situazioni di criticità sulla rete elettrica, fin
da questa estate. Nel contempo – è l’invito di Bortoni – i
gestori di rete dovranno procedere nelle realizzazioni
infrastrutturali indispensabili al nuovo scenario
produttivo, recuperando ritardi e inefficienze. (LEP)