Bio sì, bio no: la vicenda Sedamyl vista da Olivero

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ROMA (Public Policy) – “Nei primi giorni di novembre 2014 un dirigente di un’associazione di categoria ha preso contatti coi miei uffici, segnalando una seria problematica relativa alla società Sedamyl, azienda leader italiana nel settore di amido e farine speciali e tra le principali in Europa”.

Nello specifico, “l’azienda aveva acquistato una partita di prodotto biologico che in seguito si era rivelato non essere tale. L’organismo di controllo che aveva certificato tale partita, a seguito delle indagini della magistratura, aveva richiesto la distruzione del prodotto rimanente in magazzino e il ritiro del prodotto venduto, anche a fronte del fatto che questo era stato miscelato, lavorato e in molti casi anche già immesso sul mercato“.

Lo ha dichiarato Andrea Olivero, viceministro delle Politiche agricole, durante un’audizione in commissione Agricoltura alla Camera sulla produzione agricola e agroalimentare con metodo biologico in Italia, parlando della società oggetto – il 10 ottobre scorso – di una puntata della trasmissione Report, su Rai3.

“Appena ricevuta la segnalazione – ha proseguito – ho chiesto informazioni all’Icqrf (Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari). A fronte della conferma del fatto che l’azienda era esclusivamente parte lesa, ho convocato tutti i soggetti coinvolti nella vicenda, incluso l’organismo di controllo di Sedamyl”.

“Tengo a precisare – ha concluso il viceministro – di non aver mai conosciuto in precedenza i dirigenti di Sedamyl e di non aver avuto in seguito alcun rapporto ulteriore con essi. I contatti preliminari e gli incontri successivi sono stati seguiti anche dal mio caposegreteria”, “nell’ambito della sua normale attività. Ritengo quindi di aver agito nel massimo rispetto della legge e dell’interesse pubblico, al fine di tutelare un’azienda sana e posti di lavoro”.

“Voglio ribadire che ho agito nella massima trasparenza in ogni passaggio, confrontandomi coi dirigenti apicali del ministero e convocando una riunione con tutti i soggetti interessati, in cui abbiamo ribadito le prescrizioni della normativa europea e nazionale”. (Public Policy) MAS