Dal fotovoltaico al caporalato: le novità del decreto Agricoltura

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di Valentina Pigliautile

ROMA (Public Policy) – Una norma transitoria a salvaguardia dei procedimenti in corso per l’installazione di fotovoltaico a terra in aree agricole; un pacchetto di misure a tutela del lavoro nel settore agricolo e per il contrasto al caporalato, dopo la morte del bracciante Satnam Singh a Latina. Ma anche un occhio alle nuove tecniche di editing genomico, con la proroga fino a fine 2025 della sperimentazione delle Tecniche di evoluzione assistita (Tea).

Sono alcune delle misure contenute nel dl Agricoltura, approvato giovedì mattina dall’aula del Senato, con voto di fiducia. Lungo il lavoro sul testo da parte della commissione Industria del Senato che – dopo un’interlocuzione tra Masaf e Mase – ha anche trovato la quadra sull’articolo 5 del provvedimento, che introduce la stretta sul fotovoltaico a terra. In base alle modifiche apportate, sarà possibile procedere anche con installazioni in cave e discariche.

Passa, all’ultimo, anche la norma per l’incorporazione del Sin S.p.a in  Agea. La disposizione – espunta  dopo l’iniziale varo del decreto, a seguito di un’interlocuzione con il Colle – include  ora la previsione di un iter di selezione pubblica del personale.

Vediamo, nel dettaglio, le principali novità inserite nel dl, ora atteso alla Camera per il secondo passaggio parlamentare.

SISTEMA INFORMATIVO PER LOTTA A CAPORALATO 

Nel pacchetto di norme sul lavoro, introdotto tramite emendamenti dei relatori,  rientra anche il Sistema informativo per la lotta al caporalato nell’agricoltura, con lo scopo di favorire l’evoluzione qualitativa del lavoro agricolo e per incrementare le capacità di analisi, monitoraggio e vigilanza sui fenomeni di sfruttamento dei lavoratori nell’agricoltura. Il Sistema informativo, che sarà istituito presso il ministero del Lavoro, costituirà “uno strumento di condivisione delle informazioni tra le amministrazioni statali e le regioni, anche ai fini del contrasto del lavoro sommerso in generale”.

Alla sua costituzione concorreranno il ministero del Lavoro e delle politiche sociali, il ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, il ministero dell’Interno, l’Istituto nazionale della previdenza sociale (Inps), l’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (Inail), l’Ispettorato nazionale del lavoro (Inl), l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea) e l’Istituto nazionale di statistica (Istat).

NORMA TRANSITORIA SU FOTOVOLTAICO 

Riscritta la norma transitoria – relativa al fotovoltaico a terra in aree agricole – che stabiliva, in un primo momento, che le procedure in materia già avviate dovessero essere concluse in ragione della normativa previgente. La riformulazione approvata specifica che saranno esclusi dalla stretta i progetti per quali “alla data di entrata in vigore della presente disposizione, sia stata avviata almeno una delle procedure amministrative, comprese quelle di valutazione ambientale, necessarie all’ottenimento dei titoli per la costruzione e l’esercizio degli impianti e delle relative opere connesse ovvero sia stato rilasciato almeno uno dei titoli medesimi”.

FOTOVOLTAICO A TERRA ANCHE IN CAVE E DISCARICHE 

L’installazione degli impianti fotovoltaici con moduli collocati a terra potrà essere consentita anche nelle “cave già oggetto di ripristino ambientale e quelle con piano di coltivazione terminato ancora non ripristinate, nonché le discariche o i lotti di discarica chiusi ovvero ripristinati.

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@_ValPigliautile