Lobbisti e deputati: arriva il registro e ‘occhio’ ai regali

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ROMA (Public Policy) – di Fabio Napoli – Arriva il Registro dell’attività di relazione istituzionale, a cui tutti i rappresentanti di interessi devono iscriversi qualora vogliano svolgere la loro attività a Montecitorio, e il divieto per i deputati di accettare doni o benefici analoghi di valore superiore ai 200 euro.

Lo prevede la bozza di regolamentazione delle lobby – di cui Public Policy ha preso visione – depositata nella Giunta del regolamento della Camera dal relatore Pino Pisicchio. Il registro, che sarà pubblicato sul sito della Camera, conterrà: i dati anagrafici e il domicilio professionali del lobbista; la descrizione dell’attività di relazione istituzionale che si intende svolgere; i soggetti istituzionali che si intendono contattare.

Per poter essere iscritti al registro il rappresentante di interessi deve: essere maggiorenne, non avere subito negli ultimi dieci anni condanne definitive per reati contro la pubblica fede o il patrimonio; godere dei diritti civili e non essere stato interdetto dai pubblici uffici.

La stessa disciplina – specifica la bozza – si applica anche agli ex parlamentari che intendano svolgere attività di lobbying. In merito al divieto per i deputati di ricevere doni superiori ai 200 euro (novità questa, contenuta nel codice etico), la bozza precisa che gli eventuali doni di valore inferiore, ricevuti dai deputati in qualità di rappresentanti della Camera, dovranno essere consegnati al presidente e trattati secondo modalità che verranno definite dall’Ufficio di presidenza.

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