Che fine farà l’emendamento sulle riserve auree di Bankitalia?

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ROMA (Public Policy) – L’emendamento di Fratelli d’Italia sulle riserve auree della Banca d’Italia “è in istruttoria. Ho appreso oggi che la Banca centrale europea sta esaminando la comunicazione che è stata mandata debitamente dal Governo, conformemente alle norme. Vedremo cosa dice la Banca centrale europea: c’è un precedente del 2019 (presidente Mario Draghi) in cui, poste alcune condizioni, c’era un parere non contrario”.

Lo ha detto il senatore e capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Madama, Lucio Malan, dopo l’incontro del gruppo con il Governo – martedì – per fare il punto sugli emendamenti alla legge di Bilancio.

Malan ha anche aggiunto che l’emendamento non presenta profili di onerosità, visto che si tratta di “una interpretazione autentica: era già così, ma lo scriviamo in modo chiaro”.

Rispetto all’incontro con gli esponenti del Mef, Malan ha spiegato che si è trattato si “un lavoro preliminare” rispetto agli emendamenti in lavorazione e rispetto a quelli “su cui vengono segnalati oneri”.

Su alcuni emendamenti dichiarati inammissibili per problemi di coperture (come la proroga di Opzione donna), “mi sembra verosimile” che possa essere il Governo a indicare le coperture appropriate, perché “quando è questione di oneri è rimediabile”, il problema è su quelli che “si ritiene siano non onerosi e invece lo sono. Adesso dobbiamo fare le nostre verifiche”, ha aggiunto Malan.

Tra i nostri emendamenti ci sono quelli sui temi già noti, come la questione delle compensazioni, quella dei dividendi, quella degli affitti brevi e sull’iper ammortamento. Sono temi piuttosto complessi su cui è in corso un’istruttoria per verificare tutte le coperture, perché sono cifre abbastanza rilevanti”, ha detto il capogruppo evenziando le priorità di Fratelli d’Italia. (Public Policy) GPA