Manovra, stop (di nuovo) alla detassazione sui rinnovi contrattuali

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ROMA (Public Policy) – Nonostante la riformulazione del primo testo, è stata dichiarata inammissibile anche la versione aggiornata dell’emendamento di Fratelli d’Italia alla legge di Bilancio con cui si puntava a estendere la detassazione degli aumenti retributivi erogati nel 2026 e derivanti dai rinnovi contrattuali, non solo ai rinnovi sottoscritti nel 2025 e nel 2026 (come previsto dalla Manovra), ma anche a quelli avvenuti nel 2024.

La proposta di modifica, a prima firma Paola Mancini, mirava anche a estendere ulteriormente la platea di beneficiari prevedendo un’imposta sostitutiva del 10% per i redditi tra i 28mila e i 35mila euro.

L’emendamento in questione era già stato dichiarato inammissibile per ragioni di coperture (non erano specificate). Ma adesso anche il secondo testo (che quantifica in 90 milioni di euro il costo dell’intervento a carico del tesoretto) è stato dichiarato inammissibile per via delle coperture economiche. (Public Policy) GPA