Come cambia l’organizzazione interna del Mims: il dpcm

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ROMA (Public Policy) – Ridefinizione di tre dipartimenti del dicastero e istituzione di un’apposita direzione generale, in modo da evidenziare “la centralità della sostenibilità nelle iniziative in ambito infrastrutturale e di mobilità, il carattere strategico della programmazione, fondata anche sui sistemi informativi e statistici, nonché la rilevanza delle politiche abitative e urbane”.

È quanto prevede il nuovo schema di regolamento per l’organizzazione interna del Mims, il ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile, istituito con il Governo Draghi, che va a modificare l’assetto attuale stabilito con il regolamento pubblicato con dpcm 190 del 2020.

Il provvedimento – di cui Public Policy ha preso visione – si compone di 3 articoli. Vediamo il contenuto:

NUOVI DIPARTIMENTI

Per quanto riguarda l’aggiornamento delle strutture dipartimentali si prevede che i 3 nuovi dipartimenti siano: “per la programmazione strategica, i sistemi infrastrutturali, di trasporto a rete, informativi e statistici”; “per le opere pubbliche, le politiche abitative e urbane, le infrastrutture idriche e le risorse umane e strumentali” e “per la mobilità sostenibile”.

Al contempo, si prevede la costituzione, presso ciascun dipartimento, di un ufficio di livello dirigenziale non generale a supporto delle attività trasversali del capo dipartimento. A ciascun ufficio di supporto è proposto un dirigente di livello non generale.

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IAC