COMMERCIO ESTERO, PASSERA IN CINA DA OGGI A MERCOLEDÌ

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(Public Policy) – Roma, 26 nov – Il ministro dello Sviluppo
economico Corrado Passera vola in Cina, a pochi giorni dalla
fine del congresso del Partito comunista (8-12 novembre) che
ha incoronato Xi Jinping segretario generale. Passera farà
tappa (da oggi a mercoledì) a Pechino e a Shanghai.

Nella capitale cinese il ministro terrà una serie di
incontri istituzionali con i suoi omologhi cinesi, in
particolar modo con il ministro del Commercio, Chen Deming,
e il ministro dell’Amministrazione nazionale cinese per
l’industria e il commercio, Zhou Bohua.

Tra i principali temi all’ordine del giorno: la
facilitazione dell’accesso al mercato cinese per i prodotti
italiani e lo snellimento delle procedure amministrative e
doganali; la maggiore tutela della proprietà intellettuale e
la lotta alla contraffazione; le opportunità di investimento
cinese in macro aree logistiche italiane quali porti,
interporti, aree industriali.

Sul fronte finanziario sono previsti incontri con i massimi
livelli del fondo sovrano “China Investment Corporation”,
della China Development Bank, della Bank of China e della
Exim Bank, al fine di favorire l’aumento degli investimenti
cinesi verso il sistema economico italiano.

Durante la missione, Passera terrà inoltre un discorso
presso la scuola del Pcc dal titolo “Italia e Cina: crescita
sostenibile e partenariati avanzati”. Tribuna dalla quale
sono già intervenuti nel 2010 Giorgio Napolitano e, la
scorsa primavera, Mario Monti.

A Shanghai la delegazione italiana visiterà lo Shanghai
Italian Center, padiglione costruito per l’Expo, e in quella
sede sarà firmato un accordo triennale tra l’agenzia Ice
(Istituto per il commercio estero) e lo Shanghai Expo Trade
Co. Ltd.

ITALIA E CINA
La Cina è il terzo partner commerciale italiano, dopo
Germania e Francia. Le nostre esportazioni negli ultimi anni
sono aumentate, al punto che l’interscambio tra i due Paesi
è arrivato nel 2011 a oltre 50 miliardi di dollari, e il
“Piano di azione triennale Italia-Cina” fissa l’obiettivo di
portarlo a 80 miliardi di dollari entro il 2015. (Public
Policy)

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