ROMA (Public Policy) –
aggiornamento 20,57 – Le commissioni Ambiente e Attività produttive della Camera hanno approvato tre emendamenti correttivi al dl Competitività presentati dai relatori.
Due che riprendono le condizioni della Bilancio: la soppressione della norma che esentava il cambiamento della rendita catastale delle abitazioni con impianti fotovoltaici sotto i 7kW e la subordinazione a un parere dell’Ue per fissare l’aliquota dei titoli emessi da Cdp al 12,5%.
E una norma di correzione formale sullo spalma incentivi: un ritocco formale ai tre scaglioni dello spalma incentivi (per chiarire che agli impianti da 500 kW si applica la riduzione del 6% e a quelli da 501 a 900 del 7%).
LA GIORNATA L’aula della Camera ha votato per il rinvio del dl Competitività nelle commissioni Ambiente e Attività produttive. Il presidente della commissione Ambiente Ermete Realacci (Pd) ha chiesto un rinvio di 45 minuti e l’Aula ha detto sì con 207 voti di differenza.
Come anticipato da Public Policy, il rinvio in commissione si rende necessario per recepire le due condizioni della commissione Bilancio: subordinare all’autorizzazione della commissione europea la riduzione al 12,5% dell’aliquota sui titoli emessi dalla gestione separata di Cdp, ed eliminare la norma (introdotta con un emendamento dei 5 stelle) che esentava da un aggiornamento della rendita catastale le abitazioni con un impianto fotovoltaico inferiore ai 7 kW e che non comportino un incremento superiore al 40%.
Il governo ha già presentato un emendamento che recepisce le due condizioni della Bilancio e che ora sarà votato. Dopo il passaggio rapidissimo del testo nelle commissioni referenti, il dl Competitività tornerà in Aula dove il governo porrà, con ogni probabilità, la questione di fiducia. (Public Policy)
Tutto sul dl Competitività, in abbonamento.
VIC