ROMA (Public Policy) – La “proposta in esame, considerata nella sua totalità”, può comportare “con riguardo ad alcuni profili sanzionatori, effetti parzialmente incrementativi della popolazione carceraria, ferma restando la valutazione parlamentare del disvalore sociale del fatto incriminato e delle conseguenze punitive connesse alla ragionevole considerazione del principio di offensività in riferimento alle singole fattispecie incriminatrici. È notorio che l’attuale periodo storico sia contraddistinto dal tema nevralgico del sovraffollamento carcerario anche legato ad una serie di vicende e criticità risalenti nel tempo”.
Lo si legge in una memoria sul ddl Sicurezza presentata dal Collegio del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale, depositata nelle commissioni Affari costituzionali e Giustizia alla Camera.
“Si rileva che al 20 maggio 2024 le persone detenute presenti sono 61.538 per una capienza regolamentare di 51.183 posti di cui disponibili 47.156, con un indice di affollamento che parametrato al primo dato corrisponde al 120,20% e rispetto al secondo dato ammonta al 130,50%.L’aspetto da segnalare consiste nella crescita graduale e costante della popolazione detenuta, su cui sia il Garante nazionale sia il Capo del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria, convergono”, si legge ancora nella memoria.