ROMA (Public Policy) – Riprenderà oggi, in commissione Bilancio al Senato, l’esame del dl Coesione con la comunicazione degli emendamenti ritenuti improponibili. Sono 735, in totale, le proposte di modifica presentate al testo per il quale si prospetta un iter ordinario: non si procederà, infatti, con i segnalati visto che i gruppi di opposizione hanno rifiutato la proposta avanzata dalla maggioranza.
Tuttavia, una riflessione condivisa tra tutti i gruppi politici potrebbe esserci in un secondo momento per “attenzionare dei temi su cui lavorare, anche sulla base delle indicazioni del Governo“, ha fatto sapere il presidente della 5a di Palazzo Madama, Nicola Calandrini (FdI).
Uno di questi temi potrebbe essere quello del ‘Redditometro’ di cui Forza Italia ha chiesto l’abrogazione tramite un emendamento al decreto a prima firma Maurizio Gasparri. “Per Forza Italia l’approvazione del nostro emendamento con la cancellazione totale e definitiva del redditometro rappresenta una assoluta priorità e una tappa fondamentale nella nostra azione contro l’oppressione fiscale”, ha commentato il senatore azzurro.
E se Forza Italia punta a dire la sua in materia fiscale, la Lega ricorre a un emendamento – a prima firma Massimiliano Romeo – per fare ordine sul tema delle concessioni balneari. La proposta di modifica al dl Coesione, infatti, chiede di rendere noto l’esito della mappatura del territorio costiero effettuata dal tavolo tecnico istituito presso la presidenza del Consiglio, che ha individuato le aree disponibili per lo sviluppo dei servizi turistici ricreativi e sportivi secondo criteri quantitativi e qualitativi. Inoltre, si propone di introdurre un indennizzo sul valore aziendale da riconoscere al concessionario uscente da parte del subentrante e un criterio di prelazione a favore del titolare della concessione.
Ma la maggioranza ha proposto di inserire qualche correttivo anche sul pacchetto di norme che introducono bonus per l’occupazione e incentivi per stimolare l’autoimpiego. Sul fronte dei bonus, ad esempio, si chiede che le agevolazioni previste dal decreto per favorire l’occupazione di donne e lavoratori nella Zes vengano applicate anche nel caso in cui il datore di lavoro trasformi il “contratto di lavoro subordinato da tempo determinato a tempo indeterminato”.
Oppure, ancora, gli azzurri propongono uno sgravio del 100% dei contributi anche nel caso di attivazione di contratti di apprendistato. Tra le proposte presentate da Fratelli d’Italia, invece, si segnala quella che chiede di estendere l’applicazione dei bonus per l’occupazione anche ai lavoratori dei “territori dei Comuni colpiti dagli eventi sismici dell’Italia centrale del 2016”.
E, ancora, l’emendamento con il quale si consentirebbe ai datori di lavoro privati destinatari dei bonus per incentivare l’occupazione di trasferire “in busta paga, a ciascun lavoratore neoassunto, l’esonero dal versamento della contribuzione previdenziale, con riferimento alla quota a suo carico, fermo restando per la parte residua la fruizione dell’agevolazione contributiva da parte del datore di lavoro”. (Public Policy) GPA