ROMA (Public Policy) – L’aula della Camera ha approvato giovedì le risoluzioni presentate dalla maggioranza dopo le comunicazioni del ministro degli Esteri, Antonio Tajani, “sui recenti sviluppi della situazione nella Striscia di Gaza“.
Si tratta da un lato della risoluzione firmata solo dai partiti di centrodestra e dall’altra di quella sottoscritta anche da Azione e dal deputato Luigi Marattin (Gruppo misto – Partito Liberaldemocratico). Quest’ultima è stata approvata con 182 voti favorevoli, 101 astenuti e nessun contrario. Il documento “impegna il Governo a compiere ogni attività utile a sostenere e favorire l’iniziativa di pace messa in campo dagli Usa, che oggi costituisce l’unica prospettiva realistica per porre fine ad un conflitto sanguinoso”.
La seconda risoluzione, firmata invece dal solo centrodestra (Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Noi moderati) si compone di 11 impegni.
Tra questi, quello per “sostenere con determinazione, insieme ai partner europei, arabi (in particolare Egitto, Giordania, Arabia Saudita e Qatar) e internazionali, il Piano di pace dell’Amministrazione Trump volto a conseguire la de-escalation, un cessate il fuoco duraturo, la liberazione degli ostaggi, il pieno ripristino dell’accesso umanitario e soprattutto una prospettiva di pace e stabilità nell’intera regione; anche per tornare allo spirito degli Accordi di Abramo nei quali un’Autorità nazionale palestinese riformata e credibile deve essere coinvolta”.
È stata bocciata, invece, la risoluzione unitaria di Pd, M5s e Avs su cui il Governo aveva espresso parere favorevole su un solo impegno a condizione però che venisse riformulato. La riformulazione non è stata accettata dai firmatari e quindi la risoluzione è stata bocciata.
L’assemblea di Montecitorio ha anche votato a favore della risoluzione di Italia viva su cui il Governo ha espresso parere favorevole. Via libera, infine, a quella di +Europa ad eccezione delle premesse e di un impegno su cui il Governo ha espresso parere contrario.
SULLA GLOBAL SUMUD FLOTILLA
“Proseguire nelle azioni volte a garantire il rapido e sicuro rientro degli attivisti a bordo della ‘Global Sumud Flotilla’”: questo uno degli impegni di cui si compone la risoluzione firmata dal solo centrodestra.
Sul tema è intervenuto in aula anche Tajani: “Le autorità israeliane sono intenzionate a fare un unico provvedimento giudiziario di espulsione coatta di tutti i membri della Flotillla. Li trasferirebbero lunedì 6 e martedì 7 all’aeroporto di Ben Gurion e con due voli li manderebbero in due distinte capitali europee”. Per ora “hanno chiesto Madrid e Londra, ma vederemo. Non credo che i voli arriveranno in Italia”.
PARLAMENTO IN ORDINE SPARSO (l’analisi di David Allegranti)
Non c’è stato, alla fine, il voto condiviso sulle risoluzioni presentate dai partiti sul piano per Gaza. Ognuno – maggioranza e opposizione – si è votato la propria con una parziale eccezione, il testo del centrodestra sottoscritto anche da Azione e dal deputato Luigi Marattin (Misto – Partito Liberaldemocratico), che è stato approvato con 182 voti favorevoli, 101 astenuti e nessun contrario.
Il documento “impegna il Governo a compiere ogni attività utile a sostenere e favorire l’iniziativa di pace messa in campo dagli Usa, che oggi costituisce l’unica prospettiva realistica per porre fine ad un conflitto sanguinoso”. Le astensioni, forse da interpretare come un segnale di distensione, vanno cercate fra i deputati di Pd, M5s e Avs, che pure hanno tenuto il punto nei loro interventi in aula, molto critici nei confronti del Governo Meloni.
continua – in abbonamento
GPA-GAV
(foto cc Palazzo Chigi)