BRUXELLES (Public Policy / Policy Europe) – “In cinque mesi, da quando abbiamo preso le prime misure riguardo agli spostamenti, abbiamo buone e cattive notizie: l’inzio della vaccinazione sembra l’inizio della fine, ma le varianti di Covid-19 hanno aumentato il numero delle infezioni e quindi c’è bisogno di limitare i rischi. La Commissione Ue quindi presenta nuove raccomandazioni per aggiungere aree di colore rosso scuro alla mappa europea, scelta che riflette l’aumento del contagio a causa delle nuove varianti. Chi proviene da zone rosso scuro dovrà fare test prima di viaggiare e sottoporsi a quarantena dopo”.
Lo ha detto lunedì il commissario per la Giustizia Didier Reynders durante la conferenza stampa su “Viaggi all’interno e dall’esterno dell’Ue: migliore coordinamento e garanzie aggiuntive”.
COSA CAMBIA PER CHI ARRIVA IN UE
“La Commissione Ue ha introdotto nuove raccomandazioni per un approccio coordinato sui viaggi all’interno e dall’esterno dell’Ue: tutti i viaggi non essenziali, specialmente da aree ad alto rischio, devono essere fortemente scoraggiati. La nostra priorità è limitare il tasso d’infezione per questo abbiamo pensato a nuove misure: test per tutti gli arrivi in Ue incluso per i viaggi essenziali, innanzitutto”.
Lo ha detto la commissaria per gli Affari interni Ylva Johansson durante la stessa conferenza stampa.
“Gli Stati membri dovrebbero richiedere che chi arriva abbia effettuato un test nelle 72 ore prima della partenza e che il risultato del test sia ovviamente negativo. Per chi arriva poi da Paesi in cui circolano varianti del virus più contagiose, gli Stati sono incoraggiati a prendere misure ulteriori, come l’obbligo di autoisolamento o di quarantena fino a 14 giorni“, ha aggiunto Johansson.
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ECH