BRUXELLES (Public Policy / Policy Europe) – L’Ue introduce per la prima volta criptovalute, emittenti di criptovalute e fornitori di servizi di criptovalute in un quadro normativo. La presidenza del Consiglio Ue e il Parlamento europeo hanno infatti raggiunto un accordo provvisorio, la settimana scorsa, sulla proposta sui mercati delle criptovalute (la cosiddetta Mica), che copre gli emittenti di criptovalute non garantite e le cosiddette stablecoin, nonché le sedi di negoziazione e i portafogli in cui le criptovalute sono detenute. La Commissione aveva adottato la sua proposta a settembre 2020.
Questo quadro normativo punta a proteggere gli investitori e a preservare la stabilità finanziaria, consentendo al contempo l’innovazione e promuovendo l’attrattiva del settore delle criptovalute. “Ciò – evienzia il Consiglio Ue in una nota – porterà maggiore chiarezza nell’Unione europea, poiché alcuni Stati membri hanno già una legislazione nazionale per le criptovalute, ma finora non esisteva un quadro normativo specifico a livello dell’Ue”.
L’accordo dovrà ora essere confermato dagli ambasciatori degli Stati membri nell’Ue e dalla commissione parlamentare competente, prima di poter essere approvato in via definitiva dai due colegislatori Ue.
Ecco i punti principali dell’accordo raggiunto:
REGOLAMENTAZIONE DEI RISCHI
I fornitori di servizi di criptovalute dovranno rispettare severi requisiti per proteggere i portafogli dei consumatori e diventare responsabili in caso di perdita delle criptovalute degli investitori. Mica coprirà anche qualsiasi tipo di abuso di mercato connesso a qualsiasi tipo di transazione o servizio, in particolare per manipolazione del mercato e abuso di informazioni privilegiate.
IMPATTO AMBIENTALE
Gli attori nel mercato delle criptovalute dovranno dichiarare informazioni sulla loro impronta ambientale e climatica. L’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (Esma) svilupperà progetti di standard tecnici di regolamentazione sul contenuto, le metodologie e la presentazione delle informazioni relative ai principali impatti negativi sull’ambiente e sul clima. Entro due anni, la Commissione europea dovrà fornire un rapporto sull’impatto ambientale delle criptovalute e sull’introduzione di standard minimi obbligatori di sostenibilità per i meccanismi di consenso, compreso il proof-of-work.
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NAF