ROMA (Public Policy) – Da una stretta sulle espulsioni e sull’allontanamento ingiustificato a una serie di norme più stringenti sui minori stranieri non accompagnati, passando per alcune novità che riguardano i vigili del fuoco, i funzionari tecnici della polizia e le capitanerie di porto.
L’aula della Camera ha approvato lunedì la questione di fiducia posta dal Governo sul dl Migranti. Durante l’esame in commissione Affari costituzionali alla Camera sono state approvate diverse modifiche al testo. In particolare hanno ottenuto il via libera diversi emendamenti presentati dal Governo, dal relatore Francesco Michelotti (FdI), oltre ad alcune proposte depositate da Fratelli d’Italia e Lega.
Vediamo le principali novità approvate durante l’iter in prima lettura a Montecitorio.
STRETTA SU ESPULSIONI
Fuori dei “casi previsti dal codice penale”, il giudice “ordina” l’espulsione dello “straniero che sia condannato per taluno dei delitti previsti dagli articoli 380 e 381 del codice di procedura penale”, relativi all’”arresto obbligatorio in flagranza” e all’”arresto facoltativo in flagranza”, sempre che “risulti socialmente pericoloso”. Attualmente l’articolo 15 del testo unico sull’immigrazione prevede che il giudice “può ordinare” l’espulsione.
PER MINORI POSSIBILI 60 GG PERMANENZA IN PIÙ IN CENTRI ADULTI
Con l’ok a un subemendamento a prima firma Igor Iezzi (Lega) si stabilisce che In caso di momentanea indisponibilità di strutture ricettive temporanee dedicate ai minori stranieri non accompagnati, il prefetto potrà predisporre la provvisoria accoglienza del minore di età non inferiore a sedici anni in una sezione dedicata nei centri e strutture per adulti per un periodo comunque non superiore a novanta giorni “prorogabili per un periodo massimo di ulteriori sessanta giorni e comunque nei limiti delle risorse disponibili a legislazione vigente allo scopo destinate”.
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RIC