ROMA (Public Policy) – Dopo uno stallo durato settimane da quando il Governo ha comunicato i primi pareri sul ddl Lavoro, la commissione XI della Camera ha avviato ieri le votazioni sugli emendamenti depositati a marzo al provvedimento collegato al decreto Lavoro del 1° maggio dello scorso anno.
L’esame (che proseguirà a settembre) si è concentrato solo su alcune proposte di modifica relative all’articolo 2 tra le quali figura anche l’emendamento unitario delle opposizioni con cui si ripropone l’istituzione del salario minimo legale e su cui il Governo ha comunicato parere contrario. Il punto sarà oggetto di discussione al rientro dalla pausa estiva.
Ma durante le votazioni sull’articolo, è emersa la necessità di condurre ulteriori approfondimenti in materia di obbligo di badge nei cantieri edili. La commissione XI di Montecitorio, infatti, ha accantonato un emendamento unitario delle opposizioni (a prima firma della dem Maria Cecilia Guerra) con cui si chiedeva di sopprimere la disposizione contenuta nell’articolo 2 del testo con cui verrebbero abrogate alcune norme in materia di tessere di riconoscimento.
Nel dettaglio, la norma in questione del ddl Lavoro abrogherebbe le disposizioni del decreto legge n. 223 del 2006 secondo cui “nell’ambito dei cantieri edili i datori di lavoro debbono munire, a decorrere dal 1° ottobre 2006, il personale occupato di apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia”.
L’abrogazione sarebbe orientata a un’esigenza di coordinamento con una norma analoga contenuta nel Testo unico sulla sicurezza sul lavoro del 2008 che – come si legge nell’articolo 26 comma 8 – prevede che “nell’ambito dello svolgimento di attività in regime di appalto o subappalto, il personale occupato dall’impresa appaltatrice o subappaltatrice deve essere munito di apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l’indicazione del datore di lavoro”.
Questa seconda norma, tuttavia, a differenza di quella del 2006 si riferisce solo alle attività “in regime di appalto o subappalto”. Abrogando le disposizioni del 2006, quindi, le opposizioni ritengono che resterebbero fuori dall’obbligo di badge le attività nei cantieri edili che non sono svolte in regime di appalto né di subappalto (come nel caso di un’impresa che proceda in proprio a edificazioni, al fine, per esempio, di successivi contratti di vendita o di locazione). Una “ipotesi che la novella abrogativa sembrerebbe escludere dall’applicazione degli obblighi in esame”, si legge nel dossier allegato al ddl Lavoro. (Public Policy)
GPA