Camere di commercio, rimane la soglia di 80mila iscritti

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ROMA (Public Policy) – La soglia minima di imprese iscritte, per la ridefinizione delle circoscrizioni delle Camere di commercio, rimarrà a quatoa 80mila, così come previsto dall’emendamento del relatore del ddl delega P.a., all’esame della commissione Affari costituzionali al Senato.

Possibili modifiche sul tema vengono quindi rinviate al passaggio alla Camera, magari con l’introduzione di alcune deroghe. È stato risolto in questo modo, a quanto si apprende da fonti parlamentari, uno degli ultimi nodi che rimaneva sul riordino del sistema camerale, durante la riunione di martedì tra la ministra Marianna Madia e la sottosegretaria allo Sviluppo economico, Simona Vicari.

Come anticipato, il Mise aveva chiesto di non modificare la soglia per la riduzione delle circoscrizioni territoriali – prevista dalla modifica del relatore ancora da approvare – e, dunque, di non accogliere la richiesta arrivata dalle fila del Pd di un taglio più ‘soft’. Resta, quindi, la riduzione dalle attuali 105 a non più di 60, “mediante accorpamento sulla base di una soglia dimensionale minima di 80mila imprese e unità locali iscritte o annotate nel Registro delle imprese“.

Secondo quanto riferiscono fonti Mise, possibili deroghe (alle soglie) potranno arrivare durante l’esame del provvedimento a Montecitorio: queste potrebbero riguardare le Città metropolitane e le Province autonome o, comunque, riferiscono fonti di governo, “potranno esserci deroghe per specifiche situazioni territoriali”. (Public Policy) SOR