ROMA (Public Policy) – Saltano le royalties, il pagamento di un contributo ambientale, sui tralicci e le antenne ripetitrici radio e tv presenti all’interno di aree protette. Stella Bianchi, deputata Pd e firmataria unica dell’emendamento che introduceva questa misura, ha ritirato in aula alla Camera la sua proposta sui cui il comitato dei nove – come riportato da Public Policy – aveva espresso parere favorevole con una riformulazione del relatore Enrico Borghi (Pd).
L’emendamento avrebbe aggiunto un comma all’articolo 8 del ddl, che istituisce una sorta di royalties sulle attività ambientalmente impattanti all’interno dei parchi, in particolare su quelle energetiche. La norma Bianchi prevedeva un contributo di 10mila euro per i tralicci più alti di 20 metri; 7.500 euro per quelli alti fra i 10 e i 20 metri; 5.000 euro per i tralicci più bassi di 10 metri; 1.000 euro per singola antenna. La riformulazione che era stata proposta dal relatore, a cui era subordinato il parere favorevole, rimandava invece a un decreto del ministero dell’Ambiente, di concerto con quello dello Sviluppo economico, la definizione del contributo.
Il relatore Borghi spiega a Public Policy che “si è posto un tema di praticabilità dell’emendamento, in assenza di un reale censimento dei tralicci, che avrebbe reso impraticabile la norma, e in presenza del rischio che questa norma si traducesse in uno smantellamento di ripetitori di segnali per aree a scarso mercato, come i parchi, che al contrario devono essere garantiti nella copertura telefonica anche per motivi di sicurezza”. (Public Policy) NAF