DEBITI PA, SÌ DALLA CAMERA, GOVERNO PUNTA A NO MODIFICHE IN SENATO /FOCUS

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DEBITI PA, IN TESTO RELATORI TAGLIO FONDO PER PAGAMENTI DEBITI CERTI

(Public Policy) Roma, 15 mag – Primo sì oggi dalla Camera al
decreto sui debiti Pa, che punta a sbloccare 40 miliardi in
due anni per pagare i crediti arretrati alle imprese. Un sì
arrivato con la sola astensione del Movimento 5
stelle. Il decreto ora andrà al Senato dove dovrà essere
convertito in legge entro il 7 giugno.

L’iter alla Camera ha apportato al testo del decreto
originale diverse modifiche, dai tagli a ministeri, 8 per
mille, fondo per l’editoria, all’incentivo del patto di
stabilità verticale e alla “salvaguardia” dei fondi per
scuola, ricerca ed Expo 2015. Fino alla previsione di una
“fase due” che dovrà essere messa a punto nella prossima
legge di stabilità di settembre per sbloccare almeno altri
50 miliardi di euro, anche con il ricorso alla Cassa
depositi e prestiti.

Un testo, così come modificato alla Camera, che il Governo,
ha detto il sottosegretario Alberto Giorgetti, punta a
mantenere invariato anche nel passaggio al Senato.
Intanto, mentre la Camera ha dato il via libera, il
ministero dell’Economia ha varato ieri il provvedimento
attuativo, pubblicato oggi in Gazzetta ufficiale, con il
quale ha sbloccato dal patto di stabilità i primi 5 miliardi
di “spazi finanziari” sulla base delle richieste fatte
pervenire entro il 30 aprile scorso. 3,5 miliardi andranno
ai Comuni e il resto alle Province.

Tra le modiche apportate alla Camera al testo del decreto
c’è il termine perentorio dei pagamenti da parte delle Pa di
30 giorni dall’erogazione degli anticipi del ministero
dell’Economia con il ricorso a sanzioni in caso di ritardi.

Inoltre è stato ampliato il
patto di stabilità verticale: l’incentivo statale concesso
alle Regioni viene aumentato ed esteso al 2014. Ritoccato
anche il sistema delle compensazioni tra debiti fiscali e
crediti commerciali.

Una modifica voluta dai relatori prevede che si possano
compensare i debiti fino al 31 dicembre (prima era fino ad
aprile) e che le certificazioni dei crediti debbano
contenere la data del pagamento. Un’altra modifica
introdotta alla Camera prevede l’obbligo per il Governo di
inserire nella nota di aggiornamento del Def 2013 una
relazione sull’attuazione del decreto per il rimborso dei
debiti. La relazione dovrà indicare anche le altre
iniziative necessarie affinché la legge di stabilità per il
2014 contenga misure per consentire lo smaltimento dei
debiti delle Pa.

Per quanto riguarda le coperture finanziarie del decreto,
sono saltate all’ultimo una tassa sulle sigarette
elettroniche, l’aumento delle accise su birre e prodotti
alcolici e un taglio al fondo di cooperazione e sviluppo.
Vengono inoltre salvati i fondi per scuola, ricerca ed Expo
2015.

I soldi per finanziare il decreto e anticipare i soldi agli
enti locali per il pagamento dei debiti arriveranno, prevede
il decreto così come modificato dalla Camera, da tagli ai
ministeri, al fondo per l’editoria, al fondo per la
riduzione delle tasse, da parte dell’8 per mille Irpef
statale e da riduzioni alle indennità di servizio all’estero
per il personale delle ambasciate. (Public Policy)

VIC