ROMA (Public Policy) – Il dl Ambiente varato dal Cdm il 17 giugno scorso con “Misure urgenti per il rafforzamento del ministero della Transizione ecologica e in materia di sport”, pubblicato nell’ultima Gazzetta ufficiale e in vigore dal 24 giugno, contiene la novità dell’istituzione dell’Inviato speciale per il cambiamento climatico, che viene nominato dal ministro degli Esteri e dal ministro della Transizione ecologica “al fine di consentire una più efficace partecipazione italiana agli eventi e ai negoziati internazionali sui temi ambientali, ivi inclusi quelli sul cambiamento climatico”.
Secondo la norma, il supporto tecnico e organizzativo è assicurato all’inviato dalla Farnesina e dal Mite nell’ambito delle risorse finanziarie, umane e strumentali disponibili a legislazione vigente e senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.
L’inviato può essere un appartenente ai ruoli di una Pubblica amministrazione ma può anche essere scelto fra estranei alla Pa. Per fare fronte agli oneri derivanti dall’istituzione della nuova figura, il decreto autorizza una spesa di 250mila euro per il 2021, di 350mila euro per il 2022 e di 250mila euro per il 2023.