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aggiornamento 28 novembre
ROMA (Public Policy) – Nonostante il parere contrario della commissione Bilancio, la commissione Finanze al Senato aveva dato lunedì scorso il suo ok allo scudo anti-spread per le Bcc. Con un emendamento della Lega al decreto Fiscale collegato alla manovra, riformulato dal relatore Emiliano Fenu (M5s) e approvato, si puntava ad ampliare la protezione già prevista per le assicurazioni anche per le banche di credito cooperativo.
La norma – annunciata dal ministro per i Rapporti con il Parlamento, Riccardo Fraccaro – era già stata proposta alla Camera, durante la messa a punto degli emendamenti alla manovra. La norma non faceva un chiaro ed esplicito riferimento alla disciplina della sospensione temporanea delle minusvalenze nei titolli non durevoli, ma permetteva alle Bcc di utilizzare i principi contabili previsti dal dl Fisco, cioè quelli nazionali.
Ma oggi, in aula al Senato, lo scudo è nuovamente saltato. Dopo un lungo confronto con la commissione Bilancio, Fenu, intevedendo, ha chiesto l’eliminazione del comma.
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SOR