ROMA (Public Policy) – A febbraio la Commissione europea ha concluso che “13 Stati membri presentavano squilibri (Bulgaria, Croazia, Francia, Germania, Irlanda, Portogallo, Spagna, Paesi Bassi, Romania e Svezia) e che tre di essi registravano squilibri eccessivi (Cipro, Grecia e Italia). Come negli anni precedenti, tali squilibri richiedono un monitoraggio specifico e continuo nel quadro della procedura per gli squilibri macroeconomici”.
“In base alla valutazione dei programmi di stabilità e convergenza del 2019, la Commissione ha adottato una serie di misure nell’ambito del patto di stabilità e crescita. La Commissione raccomanda di chiudere la procedura per i disavanzi eccessivi per la Spagna. Quando il Consiglio avrà adottato questa decisione, saranno chiuse tutte le procedure per disavanzi eccessivi risalenti alla crisi. Nel 2011, 24 Stati membri erano soggetti al braccio correttivo del patto. La Commissione ha inoltre adottato relazioni a norma dell’articolo 126, paragrafo 3, del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (Tfue) nei confronti di Belgio, Francia, Italia e Cipro, in cui esamina la conformità di questi paesi con i criteri relativi al disavanzo e al debito previsti dal trattato. Per l’Italia, la relazione conclude che è giustificata una procedura per disavanzi eccessivi per il debito“.
Lo ha reso noto oggi la Commissione europea pubblicando le raccomandazioni specifiche per Paese.
“La Commissione – prosegue la nota – chiede al Consiglio di approvare queste raccomandazioni specifiche per Paese e chiede agli Stati membri di attuarle appieno e tempestivamente. La Commissione proseguirà il dialogo con le parti interessate per garantire un’ampia adesione, un’adeguata attuazione e un seguito efficace. I ministri dell’Ue dovranno discutere le raccomandazioni specifiche per paese prima che i capi di Stato o di governo dell’Ue le approvino. Spetterà poi agli Stati membri attuarle tramite misure inserite nelle rispettive politiche economiche e di bilancio nazionali”.
“Le raccomandazioni specifiche per Paese e l’analisi su cui si fondano, esposta nelle relazioni per paese, costituiranno inoltre la base analitica per la programmazione dei fondi della politica di coesione dell’Ue per il periodo 2021-2027″. (Public Policy) PAM