ROMA (Public Policy) – Dalla disciplina del marchio comunitario al tribunale unificato per i brevetti; dalle assicurazioni alle caldaie; dal codice di prenotazione dei voli ai segreti commerciali: sono tanti i temi affrontati dalla legge di delegazione europea approvata dal Senato e che ora dovrà passare all’esame della Camera.
Il ddl è lo strumento con il quale il Governo recepisce direttive e regolamenti europei, attraverso la redazione di principi di delega che dovranno essere recepiti attraverso decreto legislativi successivi.
Da segnalare, come anticipato da Public Policy, lo stralcio della delega sugli shopper, confluita nel frattempo nel decreto Mezzogiorno per accelerare la sua attuazione ed evitare sanzioni europee.
ARRIVA DELEGA SU NUOVO MARCHIO COMUNITARIO
Una delega al Governo di dodici mesi per modificare le norme sul marchio comunitario.
La legge affida all’Esecutivo il compito di introdurre in Italia le novità decise dall’Unione europea nel 2015. Dunque abolizione del requisito della rappresentabilità grafica del segno ai fini della registrazione (sarà registrabile come marchio qualunque segno, purché la sua rappresentazione sia chiara, precisa, autonoma, facilmente accessibile, intellegibile, durevole e obiettiva) ed equiparazione al marchio delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche ai fini delle anteriorità.
E ancora: divieto anche solo di transito di merce contraffatta nell’Unione, per il titolare del marchio sarà possibile impedire l’immissione, il transito, il trasbordo, il deposito, le zone franche, la custodia temporanea, il perfezionamento attivo o l’ammissione temporanea di merce contraffatta nel territorio dell’Unione, anche quando tale merce non sia destinata al mercato dell’Ue.
Dovranno essere istituiti i cosiddetti marchi di certificazione, ossia marchi registrabili per prodotti e/o servizi certificati dallo stesso titolare in relazione al materiale, al procedimento di fabbricazione/alla prestazione, alla qualità, alla precisione o altre caratteristiche, affinché tali prodotti e/o servizi siano distinguibili per tali peculiari caratteristiche dagli altri prodotti e/o servizi non certificati.
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NAF