ROMA (Public Policy) – Dal 1° gennaio 2020 le Pubbliche amministrazioni saranno obbligate ad acquistare auto elettriche. E dovranno essere almeno il 70% di quelle da rinnovare.
È questa la nuova riformulazione della proposta di legge sulle auto elettriche nella Pa, dopo il primo esame degli emendamenti in commissione Affari costituzionali alla Camera.
La proposta di legge è stata presentata dal deputato Des-Cd, Gian Luigi Gigli, che ne è anche il relatore. L’esame del provvedimento si concluderà a settembre, quando sarà discussa la parte relativa alle ricariche, che al momento è stata accantonata.
AUTO A RIDOTTO IMPATTO AMBIENTALE
Il provvedimento punta a rinnovare il parco macchine delle amministrazioni pubbliche con mezzi a “ridotto impatto ambientale e a basso consumo energetico”.
OBBLIGO DAL 2020
L’obbligo scatta dal 2020. Rispetto al testo originario, l’attuale versione – riscritta con un emendamento di Forza Italia riformulata dal relatore – prevede che l’obbligo riguarda “una quota non inferiore al 70% di quella complessiva del parco veicoli da rinnovare“.
Allo stesso tempo si punta alla “progressiva dismissione” del vecchio parco macchine e delle vetture non riqualificate.
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SOR