Dl Coesione, com’è cambiato dopo il passaggio al Senato

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di Giuseppe Pastore

ROMA (Public Policy) – È arrivato oggi il primo via libera dall’aula del Senato per il decreto Coesione (da convertire entro il 6 luglio) sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia precludendo qualsiasi modifica ulteriore rispetto a quelle già fatte durante l’iter nella commissione Bilancio che ha concluso l’esame del provvedimento giovedì scorso.

Sono serviti due cicli di riunioni tra le forze politiche e gli esponente dell’Esecutivo per trovare la quadra sullo svolgimento dei lavori nella 5a di Palazzo Madama in cui nelle scorse settimane non sono mancate le tensioni.

Da un lato le richieste delle opposizioni, solo parzialmente accolte, contrarie all’eccessivo accentramento della governance. E dall’altro le istanze della stessa maggioranza poi ridotte a ordine del giorno. Il riferimento è agli emendamenti di Forza Italia e Lega rispettivamente sull’abolizione del redditometro e sulla normativa per i balneari.

Ma vediamo come è cambiato il testo durante l’esame in commissione.

REDDITOMETRO E BALNEARI, LE RICHIESTE DI FI E LEGA TRASFORMATE IN ODG 

Estranee per materia. Così sarebbero state considerate le richieste formulate da Forza Italia e Lega attraverso due emendamenti al testo. La prima chiedeva l’abolizione del redditometro, considerato uno “strumento superato”, mentre il Carroccio proponeva una disciplina per il riordino delle concessioni balneari.

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@cg_pastore