ROMA (Public Policy) – Si amplia il campo di azione della Fondazione di diritto privato Enea Tech, che interverrà anche nella crisi dell’Irccs Santa Lucia di Roma.
In base a un emendamento dei relatori in commissione Bilancio e Finanze del Senato al decreto Omnibus, approvato domenica, la Fondazione sarà sottoposta alla vigilanza del ministero della Salute (oltre che del Mimit), e “potrà operare altresì nel settore della ricerca, prevalentemente clinica e traslazionale, nel campo biomedico e in quello della organizzazione e gestione dei servizi sanitari, di ricovero e cura di alta specialità e di eccellenza”.
L’emendamento specifica anche che, nella gestione dei servizi sanitari e cura di elevata specialità, la Fondazione, acquisito il parere vincolante della Regione nel cui territorio sono erogati i servizi, agirà attraverso la costituzione di un soggetto no profit partecipato dalla stessa Regione.
Sotto questa veste, nell’ambito di una procedura di amministrazione straordinaria, nel caso di vendita di complessi aziendali operanti nel settore di riferimento, la Fondazione potrà avere diritto di prelazione. Il diritto di prelazione è infatti riconosciuto “alle Fondazioni di diritto pubblico o di diritto privato istituite per legge che svolgono attività nel settore della ricerca biomedicale o che sono abilitate ad operare in questi settori agli enti pubblici dotati di competenza nei predetti settori, nonché agli organismi dai medesimi costituiti o partecipati”.
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VAL-LUC