Decreto Polizze, le novità dopo il passaggio a Montecitorio

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di Giuseppe Pastore

ROMA (Public Policy) – Varato lo scorso 28 marzo dal Consiglio dei ministri e licenziato martedì 6 maggio dalla commissione Ambiente di Montecitorio, il dl Polizze è adesso atteso per l’esame nell’aula della Camera. Ricevuto il primo via libera, il decreto verrà trasmesso al Senato per essere convertito in legge entro il 30 maggio. Il provvedimento, si ricorda, proroga la data – inizialmente fissata al 31 dicembre 2025 e poi slittata al 31 marzo 2025 – entro cui le imprese dovranno sottoscrivere polizze assicurative a copertura dei rischi catastrofali.

Il decreto, tuttavia, ha introdotto una proroga differenziata a seconda del tipo di impresa. Per le grandi imprese è stato confermato il termine del 31 marzo scorso, ma contestualmente è stato introdotto un periodo transitorio di 90 giorni in cui queste imprese non sono esposte a nessuna sanzione in caso di inadempimento dell’obbligo.

Fino a giugno, quindi, le grandi imprese potranno continuare ad accedere a contributi, sovvenzioni o agevolazioni pubbliche anche se non hanno sottoscritto le polizze catastrofali. Per le medie imprese, invece, il termine è stato proroga di 5 mesi: dal 31 marzo al 1° ottobre 2025. Mentre le piccole e micro imprese dovranno stipulare le polizze assicurative entro il 1° gennaio 2026.

Poche le novità introdotte nel corso dell’esame in commissione Ambiente a Montecitorio. Le votazioni sono durate appena un’ora e hanno portato all’approvazione di 6 emendamenti: due presentati dal relatore Gianpiero Zinzi (Lega) e quattro riformulati dal Governo.

CRITERI PER DETERMINARE VALORE BENI DA ASSICURARE 

Con un emendamento del relatore si è precisato quali dovranno essere i criteri sulla base dei quali determinare il valore dei beni da assicurare.

“Per la determinazione del valore dei beni da assicurare – si legge nel testo approvato – si considera il valore di ricostruzione a nuovo dell’immobile, ovvero il costo di rimpiazzo dei beni mobili, ovvero di ripristino delle condizioni del terreno interessato dall’evento calamitoso”.

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@cg_pastore