ROMA (Public Policy) – Non solo Frsu, nel dl Rigassificatori è stato inserito anche l’ultimo dl Bollette. Durante l’iter alla Camera, appena concluso, sono state inserite novità anche su biomasse e geotermia. Vediamo i dettagli, mentre il decreto passa al Senato.
Il dl riapre fino al 29 luglio 2023 i termini per la presentazione di istanze di autorizzazione alla realizzazione o all’esercizio, anche a seguito di ricollocazione, di unità galleggianti di stoccaggio e rigassificazione da parte dei Commissari straordinari del Governo già nominati. Inoltre, estende da centotrenta a duecento giorni il termine di conclusione del procedimento di autorizzazione, prevedendo ora che esso includa le valutazioni ambientali, da cui la disciplina precedente prevedeva l’esenzione. Sempre in tema di Via, riconduce dette opere ai progetti da sottoporre alla Commissione tecnica Pniec-Pnrr in caso di assoggettamento degli stessi a Via statale.
Più nel dettaglio, entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto, i soggetti interessati potranno proporre nuove istanze per la realizzazione di nuovi rigassificatori galleggianti.
A partire dalla data di entrata in vigore del decreto, si stabilisce ancora, l’autorizzazione per la costruzione o per l’esercizio, anche a seguito di ricollocazione, delle opere finalizzate all’incremento della capacità di rigassificazione nazionale mediante unità galleggianti di stoccaggio e rigassificazione, è rilasciata dal Commissario straordinario di Governo competente a seguito di un procedimento unico, comprensivo delle valutazioni ambientali, della durata massima di duecento giorni dalla data di ricezione dell’istanza.
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FRA