Ristori bis, bollinato con 33 articoli: 563 mln per le chiusure

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ROMA (Public Policy) – Vengono stanziati 563 milioni di euro nel 2020 per sostenere con aiuti a fondo perduto gli operatori dei settori economici interessati dalle misure restrittive introdotte con il dpcm del 3 novembre scorso (che ha diviso l’Italia in zone gialle, arancioni e rosse) che al 25 ottobre 2020 ha partita Iva attiva e dichiari di svolgere come attività prevalente una di quelle riferite a determinati codici Ateco riportati con domicilio fiscale o la sede operativa in una delle aree arancioni o rosse.

Lo si legge nel testo del dl Ristori bis bollinato, di cui Public Policy ha preso visione. Il testo definitivo è composto da 33 articoli e verrà inviato al Senato, dove, come anticipato la settimana scorsa da Public Policy, il dl Ristori bis dovrebbe confluire, sotto forma di lungo emendamento, nel dl Ristori (il primo) il cui esame è già iniziato nelle commissioni Bilancio e Finanze.

Nel testo dell’allegato 2 che riporta i suddetti codici Ateco, sono elencate le attività ricomprese: si va dai grandi magazzini agli empori ed altri negozi non specializzati di vari prodotti non alimentari; da tutti i negozi che vengono chiusi nelle zone arancioni e rosse, fino ai centri di estetica, ai centri per tatuaggi e piercing, alle agenzie matrimoniali e d’incontro, fino ai servizi di cura degli animali da compagnia (esclusi i servizi veterinari) e altre attività di servizi per la persona.

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VIC